25 aprile 2024
Aggiornato 06:00

Vigili del fuoco e incendi, in Italia il più basso tasso di mortalità

All'efficacia e professionalità degli interventi si uniscono prevenzione e diffusione della cultura della sicurezza. Salvate ogni anno oltre 500 persone

Oltre duecento vittime nell'inferno di fuoco dell'Australia. Il recente disastro, causato probabilmente da piromani, con 400 incendi nel sudest del Paese scoppiati non lontano da Melbourne (seconda città australiana con 4 milioni di abitanti) incenerendo più di 3000 chilometri quadrati di territorio, riporta d'attualità il report del «Fire Safety Network» - organo che opera sotto il controllo della Commissione Europea - che assegna all'Italia il più basso indice di mortalità causata da incendi tra la popolazione nell'Unione Europea.

E' interessante analizzare l’andamento degli incendi che si sviluppano ad esempio in Germania o in Francia sono più devastanti - in termini di vittime – rispetto a quanto avviene in Italia, determinando un maggiore numero di decessi (circa 6 volte di più in Germania e addirittura 7 volte in Francia); il numero di morti per un campione di 100000 incendi in italia è di poco superiore a 0,5, e si rivela di gran lunga inferiore a quello che si ha in Inghilterra, con un valore di circa 2, o a quello che si ha in Francia e Germania, rispettivamente circa 3,5 e 3. In Grecia, che in luglio ha dovuto combattere oltre 65 incendi allo stesso tempo, nel 2007 84 persone hanno perso la vita negli incendi boschivi e 2700 km² di boschi, uliveti e terra coltivabile sono andati distrutti.

Altro paramento interessante è la percentuale di interventi per incendi in relazione agli interventi totali. In Italia, la prevenzione incendi e la diffusione della cultura della sicurezza svolta dai vigili del fuoco ha fatto sì che solo il 30% degli interventi di soccorso tecnico è legato agli incendi. In particolare nel decennio 1988-1997 la percentuale di incendi, sul totale degli interventi totali effettuati dal Corpo nazionale, è pari al 35,9% contro il 30% del decennio 1998-2007, con una diminuzione in termini percentuali pari a quasi il 6%. I picchi numerici relativi agli ultimi anni sono dovuti agli incendi boschivi, basti pensare che nel solo 2007, per l’eccezionalità della stagione, tali interventi sono stati ben 63.000, a fronte di una media annua di circa 30.000.

Il bilancio è quindi nettamente positivo: la vita di più di 500 persone viene salvata in Italia per l'efficacia dell'attuale sistema di prevenzione incendi. Ulteriori dati aggiornati e completi saranno forniti nel corso di un convegno che si terrà all'Istituto Superiore Antincendi di Roma in ottobre, dedicato alla 'Sicurezza sui luoghi di lavoro: il ruolo del Corpo dei vigili del fuoco'.