15 ottobre 2025
Aggiornato 15:00
Contratti di inserimento

Cisl Calabria: «Serve un percorso concreto dalla parte delle donne»

Le imprese calabresi, uniche tra quelle delle Regioni del Mezzogiorno, escluse dall'uso del contratto di inserimento

Deciso sostegno delle donne Cisl Calabria, al dibattito in corso scaturito a seguito della clamorosa decisione del Ministero del Lavoro di escludere le imprese calabresi, uniche tra quelle delle Regioni del Mezzogiorno, dalla possibilità di fruire di uno strumento, quello del contratto di inserimento, che potrebbe incentivare l'assunzione di forza lavoro femminile. «Una doppia beffa per la Calabria - sottolinea in una nota Rosy Perrone Segretario regionale Cisl Calabria - collocata al primo posto delle classifiche nazionali sia per i tassi di disoccupazione che, nello specifico, per gli indici di disoccupazione femminile, in aperta contraddizione anche con le strategie ed obiettivi del trattato di Lisbona, considerato che determina uno spiazzamento competitivo delle aziende locali rispetto alle altre».

«E' il momento - prosegue la nota - di definire strumenti operativi per realizzare la rete tra le conoscenze e le competenze delle donne da mettere a servizio delle politiche di sviluppo, partendo da una prospettiva di genere ma a beneficio dell'intera collettività. Da più tempo le Donne Cisl Calabria, - ricorda il segretario regionale - hanno elaborato un approccio olistico e multilivello alle dinamiche socio-economiche e questo per poter offrire una completa prospettiva di riferimento nel cui ambito declinare la più rispondente considerazione delle problematiche relative al genere».

A tale riguardo il prossimo 14 febbraio, presso la sede Cisl Calabria in Via del Mare 131/a Lamezia Terme, alle h. 10,30 Rosy Perrone con le Donne Cisl Calabria, in occasione di un pur doveroso dibattito sul tema, ha organizzato un incontro, con la presenza del Segretario Generale Cisl Calabria Luigi Sbarra, con Liliana Ocmin, Responsabile Nazionale Donne Cisl e le Rappresentanti Politico-Istituzionali Nazionali e Regionali disposte a condividere il progetto promosso dalla Cisl Calabria «che vede la costituzione di una task-force di donne, che possa monitorare, in una prospettiva di genere, le varie fasi dei procedimenti decisionali e prevenire, per quanto possibile, effetti applicativi distorti e pregiudizievoli come quelli, per es. oggetto dell'attuale dibattito. Un organismo che, quindi, possa riportare con continuità le problematiche legate allo sviluppo e le istanze reali ed attuali del territorio e della sua società e, interfacciando l'intera deputazione calabrese nei luoghi istituzionali nazionali e regionali, supportarla nella elaborazione delle risposte più adeguate».

«Dopo averlo lungamente proclamato, è ormai tempo - conclude la nota - che la politica tenga effettivamente conto anche del punto di vista di osservazione delle donne, che può generare processi politici virtuosi, capaci di migliorare l'efficacia degli investimenti pubblici, ma soprattutto in grado di pianificare servizi e progetti che rispondano più concretamente ai bisogni di tutti i cittadini».