24 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Tra azienda, sindacato e regione

Ilva, la UIL chiede un confronto alla Presidenza del Consiglio

In relazione sia all’avvenuta approvazione di una legge della Regione Puglia sui limiti alle diossine

Il Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo ha informato, nella tarda serata di ieri, le Organizzazioni Sindacali Confederali e di Categoria, Nazionali e Territoriali, sulla situazione dell’Ilva di Taranto, in relazione sia all’avvenuta approvazione di una legge della Regione Puglia sui limiti alle diossine (più bassi di quelli definiti a livello nazionale e da applicare anche in tempi più brevi) sia alla procedura in corso per la concessione della Autorizzazione Integrata Ambientale (che della legge regionale non può non tenere conto).

Siamo in presenza di un quadro confuso, ancor più per il sovrapporsi quotidiano delle diverse posizioni. Ed emerge un contrasto che può comportare pericolo per la salute dei lavoratori e dei cittadini e per la situazione produttiva ed occupazionale.
Il nostro obiettivo è che l’Ilva adotti tutte le misure concretamente possibili rispetto alla situazione attuale per la riduzione delle emissioni inquinanti, nei tempi che le migliori pratiche rendono effettivamente realizzabili.

Gli impegni devono essere tassativi e cadenzati ed il loro adempimento controllato con continuità e certezza.
I tempi stringono ed è indispensabile trovare una sede in cui vengano ricomposte le diverse posizioni e si eviti una situazione i cui esiti possono essere traumatici.
Chiediamo che la Presidenza del Consiglio assuma direttamente tale problematica ed apra un urgente confronto con la Regione, con l’Ilva e con le Organizzazioni Sindacali.
E’ d’altra parte impensabile che non emerga una soluzione che, in un quadro di tutela ambientale, non ponga a pregiudizio una realtà produttiva fondamentale per la Puglia e per tutto il Paese.