2 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Fondi UE e politica energetica

Scajola: «Modificare il piano europeo di finanziamenti alle infrastrutture energetiche»

Lettera al Commissario Piebalgs: «Italia ingiustamente penalizzata»

ROMA - La Commissione europea deve rivedere il piano di finanziamenti europei ai progetti di infrastrutture energetiche strategiche, che vede penalizzata l’Italia. Lo chiede il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola in una lettera inviata al Commissario all’energia Andris Piebalgs. Nella selezione dei finanziamenti e dei progetti, infatti, risultano assegnati all’Italia solo 150 milioni di euro sui 5 miliardi distribuiti e vengono presi in considerazione solo due progetti: il gasdotto ITGI tra Italia e Grecia e il collegamento elettrico Sicilia-Calabria. Sono rimasti esclusi altri importanti progetti come le interconnessioni elettriche con l’area balcanica e il nord Africa, nuovi rigassificatori e il progetto di cattura e stoccaggio di anidride carbonica connesso alla centrale di Torre Valdaliga.

«L’aver privilegiato le interconnessioni tra Stati membri - si legge nella lettera di Scajola a Piebalgs – penalizza quegli Stati, tra cui l’Italia che, in funzione della loro collocazione geografica, stanno portando avanti, anche nell’interesse europeo, una politica di sviluppo degli approvvigionamenti di gas e di elettricità con i Paesi terzi, in particolare l’area balcanica e il nord Africa. La scelta della Commissione non considera adeguatamente le esigenze di diversificazione delle tecnologie e delle fonti di approvvigionamento, nonostante la recente crisi che ha investito le forniture di gas. Per quanto riguarda i progetti per il sequestro e la cattura dell’anidride carbonica, devo osservare che l’inclusione di iniziative sostanzialmente dedicate al centro-nord Europa risulta in contrasto con il criterio della diversificazione geografica che era stato espresso con chiarezza al momento della chiusura negoziale del pacchetto clima-energia».

Il Ministro Scajola chiede dunque di rivedere l’elenco di opere ammesse ai finanziamenti che sarà sottoposto all’esame del Consiglio dei ministri dell’energia il 19 febbraio prossimo. «Ritengo che esistano le motivazioni – conclude Scajola – per giungere nel corso dei prossimi incontri in sede europea alle necessarie integrazioni alla lista presentata, al fine di conseguire una soluzione più equilibrata, che possa trovare l’adesione italiana».