5 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Ripartizione delle quote latte

Rabboni invia al ministro Zaia la proposta di riparto delle quote latte

Il documento firmato ieri dalle organizzazioni agricole e dalle centrali cooperative regionali

Bologna - E’ stato inviato oggi al ministro dell’agricoltura Luca Zaia dall’assessore regionale Tiberio Rabboni il documento con le proposte dell’Emilia-Romagna per il riparto delle nuove quote latte assegnate all’Italia. Il testo, che è stato ieri sottoscritto da Coldiretti, Cia e Confagricoltura regionali oltre che dalle centrali cooperative Copagri, Legacoop e Confcooperative, individua una serie di requisiti e di condizioni con l’obiettivo – scrive Rabboni a Zaia - di «regolarizzare le produzioni in esubero secondo principi di equità e giustizia nei confronti dei produttori che, con grandi sacrifici, hanno operato nel rispetto delle regole».

La proposta arriva in vista dell’imminente decreto che dovrà decidere i criteri di riparto delle nuove quote latte, dopo che l’Europa ha riconosciuto all’Italia un aumento del proprio quantitativo nazionale del 5% a partire dalla campagna 2009-2010 e dopo che una quota aggiuntiva del 2% era già stata assegnata al nostro Paese a partire dalla campagna 2008/2009.
In Emilia-Romagna gli allevatori che sono stati multati, nell’ultima campagna lattiera, per aver prodotto latte in eccesso rispetto alla quota assegnata sono 70 su 4.350.

I beneficiari delle nuove quote
Al centro del documento dell’ Emilia-Romagna dunque la richiesta che i beneficiari dell’assegnazione delle nuove quote siano esclusivamente coloro che sono in regola con i versamenti, anche attraverso l’adesione alla nuova rateizzazione, non abbiano venduto quote e continuato a produrre in esubero, si impegnino a non cederle in futuro separatamente dall'azienda e rinuncino preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso sulle quote latte con l'amministrazione pubblica. Le nuove quote dovranno inoltre essere assegnate anche a coloro che per regolarizzarsi le hanno acquisite in affitto da terzi.

Le multe
La rateizzazione delle multe non pagate dovrà avere una durata massima non superiore ai 20-25 anni, la rata dovrà avere un importo minimo di 5 mila euro e la procedura sarà applicabile ad aziende con un debito complessivo superiore a 30 mila euro.
Dovrà inoltre essere previsto il pagamento degli interessi ‘euribor’ per garantire equità nei confronti degli allevatori che per regolarizzarsi si sono indebitati, pagando i relativi interessi bancari.
Parte degli introiti delle multe dovrà essere utilizzata per interventi a sostegno delle aziende che hanno effettuato investimenti per mettersi in regola o a compensazione della progressiva perdita di valore patrimoniale delle attuali quote latte.

Assegnazione della quota del 2%
Nel documento viene chiesto che il 2% di aumento della quota nazionale di latte assegnato all’inizio del 2008 all’Italia venga rapidamente trasferito alle Regioni. Queste provvederanno a distribuirlo agli allevatori nel pieno rispetto delle priorità fissate dalla legge.