19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Decreto anticrisi

«Scandaloso che ignori aree deboli sud»

Lo afferma Sergio D’Antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd: «Il tanto pubblicizzato assegno familiare, per cominciare, è del tutto fuori bersaglio»

«Importanti e di grande significato le parole del presidente della Repubblica, che ha segnalato ‘deleterie contrapposizioni tra Nord e Sud’ insieme a ‘nuove sordità verso le esigenze del Mezzogiorno’. Denuncia che assume un particolare rilievo in coincidenza dell’approvazione dello scandaloso decreto legge anticrisi, che ignora completamente le aree deboli del Sud, dove sono le famiglie più numerose e gli imprenditori maggiormente in difficoltà».

Lo afferma Sergio D’Antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd. «Il tanto pubblicizzato assegno familiare, per cominciare, è del tutto fuori bersaglio – continua D’Antoni –. Non solo è una inadeguata misura tampone, ma beffa proprio i nuclei più numerosi, premiando single e coppie senza figli. Quanto alla social card, il flop è decretato dai numeri: su scala nazionale del milione e 300mila aventi diritto, solo 350mila l'hanno ottenuta.

Non era più semplice offrir loro direttamente il denaro? Sul fronte delle piccole e medie imprese la situazione è poi disastrosa. Dopo aver visto smantellare l’automatismo sul credito d’imposta, gli imprenditori meridionali rimangono senza strumenti di fiscalità di sviluppo, in balia della stretta creditizia. Grazie all’intuito del governo, che spacca in tre l’Italia sulle tariffe energetiche, in compenso chi vive o lavora nel Mezzogiorno si vedrà recapitare bollette più care. Risultato: le condizioni delle famiglie peggioreranno, gli investimenti a sud di Roma saranno disincentivati, la precarietà tenderà a salire così come pure la disoccupazione. L’ineffabile ministro Tremonti ha fatto proprio un bel lavoro».