23 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Precariato nella Sanità

La soluzione a favore dei precari è stata “giusta ed equilibrata”

E’ questo il giudizio del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero sulla legge che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale ed è frutto di una intesa bipartisan tra maggioranza e opposizione

«Una soluzione giusta ed equilibrata che finalmente dà risposta alle attese legittime di professionisti da anni impegnati nel servizio sanitario regionale. La loro stabilizzazione e immissione in ruolo, dopo anni di precariato, è un altro passo in avanti per dare risposte anche ai cittadini che vogliono una Sanità migliore».

E’ questo il giudizio del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero sulla legge che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale ed è frutto di una intesa bipartisan tra maggioranza e opposizione.

«Il presidente Loiero – ha detto poi il suo portavoce Pantaleone Sergi – ha lavorato personalmente alla soluzione del problema dei precari in Sanità, partecipando ai lavori della sottocommissione, e la sua mancata partecipazione al Consiglio regionale che ha varato la legge è stata causata da improrogabili impegni istituzionali precedentemente assunti di cui tutti erano a conoscenza».

La legge approvata ieri in Consiglio regionale, secondo quanto ha spiegato Sergi, non è una generica sanatoria che stabilizza tutti e soprattutto non si procede «in deroga alla legge nazionale» e « spesso per chiamata diretta», come è stato scritto.
«Bisogna innanzitutto distinguere – ha spiegato Sergi – il processo di stabilizzazione del personale a rapporto di lavoro determinato, dal processo di immissione in ruolo di medici già a rapporto di lavoro a tempo indeterminato».

«Ed è necessario precisare ancora – ha affermato Sergi in conclusione – che i processi appena descritti potranno avvenire solo ed esclusivamente qualora vengano rispettati alcuni criteri previsti in maniera esplicita e molto chiara dall’art. 10. In particolare viene precisato il rispetto della disponibilità economica, l’esistenza del posto libero in organico, la prova selettiva – prevista dalla legge finanziaria – o il giudizio di idoneità previsto dal decreto legislativo 502/92 per l’immissione in ruoli dei medici a contratto a tempo indeterminato (medici della continuità assistenziale, dell’emergenze e della medicina dei servizi)».