28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
DL anti-crisi

«Niente bonus alle partite iva, penalizzate le famiglie del Nord»

Lo denuncia Marta Meo, responsabile della «Questione Settentrionale» del PD veneto

«I cittadini devono saperlo: l'ossessione della Lega nei confronti degli stranieri penalizza tutti. Contrariati dal solo pensiero che i non italiani possa accedere ai contributi stanziati dal decreto anticrisi del Governo, il Carroccio potrebbe far saltare tutto». Lo denuncia Marta Meo, responsabile della «Questione Settentrionale» del PD veneto.

Il decreto legge battezzato «anticrisi», che dovrà essere approvato entro il 28 gennaio, è ancora in fase di discussione, ma rischiano di saltare contributi importanti alle famiglie a causa della Lega che non vuole far accedere a tali contributi le famiglie straniere. Come già accaduto in Regione con il prestito d’onore, inserito nell’art. 22 della finanziaria regionale e poi stralciato per evitare la spaccatura della maggioranza, la quale non si metteva d’accordo se andavano incluse o meno le famiglie straniere.

«Ma non è finita qui - prosegue la dirigente del PD - perché agli extracomunitari la Lega vorrebbe chiedere il pagamento di una tassa da 50 euro quando richiedono il permesso di soggiorno. Tutto ciò significa che vogliono vessare gli stranieri con tasse apposite a beneficio dello Stato e quindi di tutti i cittadini e vietare loro però di avere paritariamente accesso ai contributi».

Ci sono poi altre questioni che vanno a discapito delle famiglie venete, se il decreto legge sarà approvato nell'attuale stesura. «In primis, la proposta del bonus famiglia: tra i beneficiari del bonus da 200 a 1000 euro vengono esclusi i nuclei famigliari che abbiano all'interno anche una sola partita Iva - spiega Meo - Questo è assurdo per il nostro territorio, considerato che nel tessuto produttivo veneto lavorare significa avere una partita Iva. Inoltre sono esclusi anche i single, eccetto i pensionati. Si tratta dunque di misure che penalizzano i giovani, oggi single più a lungo e il più delle volte con partita Iva».

Marta Meo pone poi l'accento su un'altra questione spinosa: la deroga al Comune di Roma di rispettare il patto di stabilità per due anni per realizzare la metropolitana, «I sindaci veneti lottano da tempo contro la norma iniqua che penalizza i Comuni virtuosi favorendo quelli che in passato hanno speso di più; a fronte di tale provocatoria proposta dico soltanto che se passerà, mi aspetto una sollevazione dei Sindaci perché è una decisione allucinante».

Nel decreto legge aumentano poi i fondi destinati ai contributi per il pagamento dell'affitto. «Hanno eliminato l'Ici sulla prima casa anche per gli ultramiliardari, allora bene i contributi - conclude Meo - ma se avessero rivisto la norma sull'Ici forse ora i Comuni non avrebbero l'acqua alla gola. Il Coordinamento del Nord ha avanzato la proposta di sospendere la rata del mutuo per le famiglie in difficoltà».