4 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Crisi gas, nucleare nella ricetta Scajola

«Diversificazione? col nucleare ridicolo risparmio gas»

Così il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza commenta in una nota, le dichiarazioni rilasciate in un’intervista a “Libero mercato” dal ministro Scajola

«Ma quale diversificazione del mix energetico! Il nucleare non ci libererà affatto dalle importazioni dall’estero e non abbasserà le bollette degli italiani». Così il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza commenta in una nota, le dichiarazioni rilasciate in un’intervista a «Libero mercato» dal ministro Scajola in merito alla crisi del gas e alla necessità di riportare nel mix energetico italiano il nucleare.

Secondo uno studio del Cesi ricerche – ricorda la nota di Legambiente – anche costruendo 4 mega centrali Epr di terza generazione evoluta, da 1600 MW ciascuna, risparmieremmo appena 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno, praticamente il contributo di un solo rigassificatore di media taglia.

«Su una questione di primaria importanza come quella energetica – aggiunge il presidente di Legambiente – i cittadini hanno il diritto di avere un’informazione corretta e non una serie di frasi ad effetto che non trovano rispondenza nella realtà. L’Italia non ha bisogno del nucleare ma di un serio programma di risparmio, efficienza e sviluppo delle rinnovabili, che garantirebbero realmente la riduzione delle importazioni e la diversificazione delle fonti. E a proposito di ridurre la dipendenza dall’estero – conclude Cogliati Dezza - chiediamo per l’ennesima volta al Ministro d’indicarci dove sono in Italia le miniere d’uranio, risorsa scarsa e che dovremo ugualmente importare».