«Grave rinvio del Governo per le misure della salute e sicurezza dei lavoratori»
Misure già previste dal Testo Unico e che avrebbero permesso un intervento serio rispetto alle stragi di lavoratori che avvengono quotidianamente per le norme non applicate
Apprendiamo con forte preoccupazione dell’ intenzione del Governo di rinviare importanti provvedimenti che riguardano il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Misure già previste dal Testo Unico e che avrebbero permesso un intervento serio rispetto alle stragi di lavoratori che avvengono quotidianamente per le norme non applicate .
I rinvii riguardano parti importanti come la piana valutazione dei rischi in azienda e negli appalti e l’intervento unilaterale sull’articolo 5 dello Statuto dei lavoratori che prevede il divieto di visita preassuntiva da parte di un medico di fiducia del datore di lavoro.
Sono atti che il sindacato, ma anche la società nel suo insieme, non possono, accettare pensando di affrontare il problema solo con l’espressione di cordoglio in occasione degli incidenti, come più volte in questo anni è accaduto.
Le notizie che arrivano dal Governo vanno nel senso opposto all'applicazione delle misure di prevenzione e lanciano un negativo messaggio di incertezza normativa che non condividiamo ed in controtendenza rispetto alla necessità dell'adozione di provvedimenti risolutivi sulle tematiche della salute e sicurezza».
In particolare, questa decisione, se confermata, interviene negativamente anche sul confronto in corso tra le parti sociali finalizzato a possibili modifiche condivise, così come richiesto dallo stesso Governo.
Cgil Cisl e Uil sono costantemente in prima linea, insieme ai lavoratori, per quanto riguarda la sicurezza nelle fabbriche e in ogni luogo di lavoro, a partire dalle situazioni più esposte nell’industria, nei porti, nei cantieri edili e negli appalti, ed anche recentemente sul territorio regionale, si sono raggiunti importanti risultati attraverso i protocolli d’intesa sottoscritti con aziende e istituzioni; così come l’attuazione della legge regionale sulla sicurezza ( l.30/07 ) e l’avvio delle attività del Comitato Regionale di Coordinamento si avvalgono del contributo attivo del sindacato e delle parti sociali nel consolidare azioni di sistema su obiettivi condivisi e impegnativi di prevenzione.
Chiediamo quindi anche alla Regione Liguria, alle Province ed ai Comuni liguri coerenti ed esplicite prese di posizione nei confronti del Governo su questo tema quanto mai grave, al fine di una azione convergente volta alla piena applicabilità della normativa in vigore.
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