29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Codici: «Dopo la diossina, ultimo posto in classifica per la gestione della mobilità»

Taranto maglia nera per l’eco-mobilità

«Occorrono concrete misure anti-inquinamento»

Ancora una volta il nome della città di Taranto è legata al problema inquinamento. La legge regionale anti- diossina approvata nei scorsi giorni, è senz’altro un passo in avanti nonostante il parere contrastante dello stabilimento siderurgico ILVA. Secondo quest’ultimo sarà in possibile raggiungere i limiti di emissione stabiliti dalla legge. Dagli attuali 7 nanogrammi si potrebbe raggiungere circa una riduzione del 50 % ma non raggiungere i limiti di 2,5 nanogrammi.

Dopo il ciclone «diossina» non ancora concluso, la città si aggiudica anche la maglia nera nella gestione della mobilità. Nel secondo rapporto «Mobilità sostenibile in Italia», indagine sulle principali 50 città» elaborato da Euromobility e Kyoto Club in collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, ad occupare l’ultimo posto in classifica è proprio la città tarantina.

La Puglia rientra nella top ten solo per la città di Bari che ha migliorato i suoi servizi rispetto lo scorso anno. Gli indicatori di cui si è tenuto conto per stilare la classifica sono stati :
• le innovazioni introdotte per la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, taxi collettivi, piattaforme logistiche per le merci, mobility manager, car pooling, ecc.) e la loro efficacia;
• lo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (Gpl, metano);
• l'offerta di trasporto pubblico, le piste ciclabili, le ZTL, le corsie preferenziali;
• l'adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico.

La maglia nera a Taranto è stata attribuita in quanto pare che nessuna delle iniziative sopracitate siano state messe in atto. «Pessimo record per una città che cerca di rendere l’aria che si respira migliore. E’ chiaro che occorre un programma regolatore dei numerosi disagi che una città come Taranto vive quotidianamente, per far decollare settori come quello turistico che ancora non hanno preso il volo «- afferma il Segretario Nazionale del CODICI , Ivano Giacomelli. Il problema è sia infrastrutturale e sia culturale, il cambiamento ambientale delle politiche dei trasporti avviene attraverso gli investimenti in innovazione e in trasformazione dei progetti in servizi industriali. Pertanto, il CODICI invita gli organi di competenza ad azioni concrete per rendere Taranto , una città più ecologica.