«Prevalsa vocazione sociale in difesa dei lavoratori»
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, commentando la bocciatura alla proposta di ‘deroghe’ chieste da alcuni Stati membri per imporre ai lavoratori, mediante contratti individuali, l’elevazione a 60 ore settimanali
«Accogliamo con soddisfazione il voto del Parlamento Europeo che ha mantenuto il limite delle 48 ore settimanali di lavoro».
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, commentando la bocciatura alla proposta di ‘deroghe’ chieste da alcuni Stati membri per imporre ai lavoratori, mediante contratti individuali, l’elevazione a 60 ore settimanali.
«Con il voto espresso a larga maggioranza, il Parlamento Europeo da un lato riconferma l’antica vocazione sociale europea di fronte agli attacchi di un liberismo che peraltro ha provocato una crisi finanziaria ed occupazionale mondiale, e dall’altro dimostra l’effettivo esercizio della sua autonomia rispetto agli altri organi costituzionali dell’Unione Europea».
«L’Ugl – aggiunge - ha sempre manifestato in più occasioni la sua contrarietà a modificare la direttiva sull’orario di lavoro del 2000 (recepita in Italia dal decreto legislativo n. 66 del 2003), che tra l’altro è il risultato di una lunga trattativa e mediazione tra diverse impostazioni. Ora ci aspettiamo che le altre istituzioni europee accantonino definitivamente ogni ipotesi di modifica e chiediamo che anche il Governo Italiano si adoperi in tal senso in vista del nuovo semestre presieduto dalla Repubblica Ceca».
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