28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Rischio diossina per le carni suine

«La regione rassicuri i consumatori sul prodotto piemontese»

E’ ciò che chiedono alla Regione con un’interpellanza urgente i consiglieri di Forza Italia, Ugo Cavallera e Francesco Pietro Toselli

Contrastare gli allarmismi e sostenere un’attiva campagna per la promozione delle carni piemontesi, anche per dare seguito ai numerosi convegni che la Regione ha patrocinato recentemente sulla materia. E’ ciò che chiedono alla Regione con un’interpellanza urgente i consiglieri di Forza Italia, Ugo Cavallera e Francesco Pietro Toselli.

«I nostri prodotti zootecnici rischiano di essere penalizzati – spiega Cavallera – a causa della recente pubblicità negativa conseguente alla notizia delle partite di carne irlandese contaminate dalla diossina. Tuttavia, in Italia le importazioni da questo Paese sono minime. Esiste peraltro un sistema di controllo rigido e capillare sull’intera filiera, per cui i consumatori sono ben tutelati. Sicuramente, dopo la notizia del bestiame irlandese nutrito con mangimi contenenti sostanze nocive per la salute, è importante intensificare le verifiche, come già stanno facendo i servizi veterinari piemontesi, per sgombrare il campo da ogni dubbio residuo».

«Compiuti i dovuti accertamenti è necessario però che la Regione investa in un’ampia campagna informativa per la valorizzazione del prodotto del territorio – prosegue Toselli. Bisogna infatti evitare che un allarmismo ingiustificato e inopportuno infanghi la reputazione delle nostre carni suine e bovine, di indiscutibile qualità».
«Gli allevamenti piemontesi stanno già attraversando notevoli difficoltà a causa dell’aumento del costo dei mangimi e per il generalizzato calo dei consumi legato alla crisi economica – concludono i due esponenti azzurri. Ci sembra quindi opportuno che la Regione si impegni nel comunicare al pubblico la genuinità delle carni locali, affinché anche per le imminenti festività natalizie i consumatori possano scegliere con serenità di portare in tavola carni piemontesi».

Il consigliere Cavallera ritiene inoltre che queste vicende confermino «l’assoluta necessità di estendere l’etichettatura obbligatoria a tutte le carni. Ciò permetterebbe, da un lato, di tracciare con facilità il prodotto in modo da intervenire in tempi rapidi in caso di anomalie riscontrate durante i controlli. Dall’altro lato, questo sistema consentirebbe al consumatore una scelta più consapevole, che premierebbe l’eccellenza della carne piemontese».