«In Finanziaria mancano interventi su redditi e su ammortizzatori sociali»
Lo dichiara nell'Aula di Palazzo Madama nel corso del suo intervento sulla Finanziaria il senatore del Pd Achille Passoni che poi continua: «Questa finanziaria non si misura con il quadro economico in atto e a divenire»
Vorrei ricordare che anche oggi, oltre ai 986 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno, ne sono morti altri tre, due giovanissimi operai di 20 e 21 anni ed un altro giovane di 34». Lo dichiara nell'Aula di Palazzo Madama nel corso del suo intervento sulla Finanziaria il senatore del Pd Achille Passoni che poi continua: «Questa finanziaria non si misura con il quadro economico in atto e a divenire. Non fa i conti, anzi, si disinteressa, della situazione materiale di milioni di famiglie e di lavoratori».
«Che dire della condizione del mondo del lavoro? Non meno di 10.000 imprese dell'industria, dell'artigianato e dei servizi sono coinvolte Già OGGI nella crisi. L'andamento della cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria, in deroga e la gestione dell'edilizia, da gennaio a novembre, dimostrano la straordinarietà della crisi già ora in atto. E se questi sono i dati del 2008, non so immaginare cosa capiterà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Le ore di intervento di cassa integrazione sono state 280 milioni, con un incremento esponenziale negli ultimi 2-3 mesi: quindi, è qui il segno di quanto morda la crisi in queste settimane. Ricordo che chi sta in cassa integrazione guadagna meno di 800 euro al mese. Stiamo parlando di lavoratrici e di lavoratori occupati a tempo indeterminato, ma poi - anzi, direi prima, perché sono i più esposti e i più deboli - esistono le molte lavoratrici e lavoratori precari, in particolare quelli a contratto a tempo determinato, a part time, i collaboratori, i Co.co.co., i Co.co.pro., un vero e proprio esercito di persone che rischia il posto di lavoro».
«È con questo quadro - aggiunge Passoni - che bisogna misurarsi e con questa necessità di fare un intervento pesante su due fronti, uno è quello della politica dei redditi e l'altro è quello degli ammortizzatori. Bisogna avere coraggio, immettendo elementi di cambiamento. Pertanto, bisogna avere il coraggio di giocare un punto di indebitamento del Pil sui redditi e bisogna immettere in questo Paese un sistema di ammortizzatori sociali universale, davvero universale, universalistico, che valga per tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro settore e dal loro rapporto di lavoro. Bisogna pensare - conclude Passoni - ad un nuovo diritto di cittadinanza».
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