Con Coldiretti visita tecnica agli impianti agroenergetici del territorio
In mattinata ad Horti Padani (Pieve d’Olmi), nel pomeriggio da Lanfredi (Acquanegra)
Numerosi imprenditori agricoli e tecnici interessati al tema dell’agro-energia hanno preso parte alle visite guidate proposte da Coldiretti Lombardia in terra cremonese nell’ambito di un progetto formativo regionale, che punta a far conoscere le esperienze di aziende che, con convinzione e positivi risultati, stanno percorrendo la strada dell’innovazione e della produzione di energia dall’agricoltura. Le mete scelte per la giornata di oggi sono state l’impianto di biogas «Horti Padani Srl» (a Pieve d’Olmi) e l’impianto dell’azienda agricola Lanfredi (di Acquanegra Cremonese).
«Abbiamo optato per questi impianti cremonesi per due motivi. In primo luogo, perché essi ci offrivano la possibilità di vedere un impianto in costruzione, in fase di attivazione, e un impianto già realizzato – ha spiegato la d.ssa Valeria Sonvico, Area Ambiente e Territorio di Coldiretti Lombardia –. Si è voluto, inoltre, puntare sulle scelte fatte in una provincia che ha un elevato carico zootecnico e che quindi annovera numerose aziende che possono utilizzare reflui di allevamento per alimentare impianti a biogas».
La mattinata trascorsa a Pieve d’Olmi ha permesso di approfondire la conoscenza di un’azienda che (con 600 ettari di terreno nel cremonese e con allevamenti di suini e bovini da carne) si affaccia, con grande convinzione, nella filiera dell’agro-energia». Il folto gruppo di visitatori è stato accolto e guidato nel sopralluogo dal dott. Gaetano Chirico, direttore di Horti Padani, che ha illustrato le potenzialità dell’impianto, attualmente in costruzione, per la produzione di energia elettrica da fermentazione di biomasse. «L’azienda coltiva una parte dei terreni a triticale, mais e sorgo, destinati all’impianto. Tutta la biomassa, sotto forma di trinciato con integrazione di liquami e sottoprodotti sfarinati, entrerà nei digestori per la produzione di biogas – ha spiegato, conducendo gli imprenditori agricoli nell’imponente struttura –. L’impianto entrerà in funzione in marzo-aprile 2009. Sono presenti due moduli, ciascuno con una capacità teorica produttiva di circa 8 milioni di kwh annui. L’energia prodotta sarà venduta al gestore dell’energia elettrica ed entrerà così in rete».
Con grande partecipazione gli agricoltori e i tecnici hanno avuto modo di conoscere l’impianto in tutte le sue componenti, per proseguire nel pomeriggio con la tappa all’allevamento Lanfredi in Cascina Fienile del Pesce, ad Acquanegra Cremonese. In questo caso si è potuto toccare con mano i risultati già raggiunti da un impianto attivo ormai da alcuni anni (grazie alla scelta da ‘pioniere’ della famiglia Lanfredi), alimentato dagli effluenti zootecnici bovini originati in allevamento e in minima parte da silomais. Ci si è soffermati anche sulla realizzazione del teleriscaldamento per il recupero termico del calore, sfruttato per il lavaggio della sala di mungitura, la preparazione del latte e per uso domestico.
«Il bilancio di questa giornata cremonese è certamente positivo. La notevole adesione all’iniziativa testimonia la grande attenzione che, in questo momento, vi è nei confronti di modelli di sviluppo del comparto agroenergetico che siano ambientalmente ed economicamente sostenibili – rimarca la d.ssa Mara Malinverno, di Coldiretti Cremona –. Si tratta di una tematica che Coldiretti sta seguendo, a livello nazionale e locale, con grande convinzione, a conferma dell’attenzione che si ha nei confronti dell’ambiente e dell’impegno di coltivare tutte le opportunità di reddito per le aziende agricole».