«Reagire con un piano complessivo molto più incisivo di quello già individuato»
«I dati forniti dall’Unione Europea sulla recessione dell’Eurozona – ha dichiarato Antonio Foccillo della UIL - sono preoccupanti e certificano la crisi dell’economia Europea»
I dati forniti dall’Unione Europea sulla recessione dell’Eurozona – ha dichiarato Antonio Foccillo - sono preoccupanti e certificano la crisi dell’economia Europea. Di fronte a questa situazione l’Unione Europea deve reagire con un piano complessivo molto più incisivo di quello già individuato.
Per quanto riguarda il nostro Paese la situazione è molto difficile – continua Foccillo- ed ancora una volta si conferma la necessità di trovare una soluzione concordata fra tutti i protagonisti della vita sociale e politica.
Gli interventi del Governo recentemente proposti hanno trovato la nostra condivisione sul piano degli obiettivi, ma a parer nostro, devono essere più incisivi e prevedere ulteriori risorse.
Ancora una volta ribadiamo che le scelte di politica economica – conclude Foccillo – devono garantire alcune condizioni fondamentali quali: la prima senza dubbio è quella di rilanciare un progetto di sviluppo produttivo che ridia fiato all’economia reale a discapito di quella virtuale che tanti danni ha prodotto. La seconda è quella di dare più reddito e quindi più potere di acquisto ai lavoratori ed ai pensionati, attraverso un intervento di detassazione. La terza è sostenere con adeguati ammortizzatori sociali le persone che rischiano sempre più di perdere il proprio posto di lavoro. La quarta è tentare di stabilizzare, seppure gradatamente, i tanti contratti di flessibilità, a cui è stato fatto un eccessivo ricorso come fossero la panacea per il rilancio produttivo ed economico e sui quali, oggi, rischia di scaricarsi la crisi in atto.
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