28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Piano anticrisi Governo

Dalla UIL giudizio articolato sulla manovra anti crisi emanata dal Governo

La Direzione nazionale della Uil apprezza l’attenzione esclusiva che, per la prima volta, viene riservata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sul fronte della redistribuzione delle risorse, con riferimento all’applicazione del cosiddetto bonus

La Direzione nazionale della Uil esprime un giudizio articolato sulla manovra anti crisi emanata dal Governo lo scorso venerdì 28 novembre, partendo dal presupposto che la strumentazione messa in campo è funzionale al conseguimento degli obiettivi ma l’esiguità delle risorse approntate rischia di depotenziarne l’efficacia.
In particolare, la Direzione nazionale della Uil apprezza l’attenzione esclusiva che, per la prima volta, viene riservata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sul fronte della redistribuzione delle risorse, con riferimento all’applicazione del cosiddetto bonus.

Si è affermata così, concretamente, una linea di principio che la Uil porta avanti, da tempo, con tenacia e fermezza. L’esigenza di rilanciare i consumi per riattivare la domanda interna, offrendo un sostegno a coloro che, più di altre categorie, hanno subito una perdita del potere d’acquisto, trova in questo provvedimento una prima risposta.
Allo scopo specifico del rilancio dei consumi risponde anche l’istituzione della social card.
Tuttavia, le risorse stanziate sono insufficienti: la Uil ritiene che, per questi due punti della manovra, sia possibile prevedere stanziamenti aggiuntivi dell’ordine di 1,5 miliardi di euro.

Peraltro, la manovra nel suo insieme è di entità inferiore a quella possibile. Le indicazioni pervenute dalla stessa Unione Europea davano infatti l’opportunità di approntare manovre il cui valore fosse pari all’1% del Pil.
In queste prossime settimane, dunque, nelle more delle procedure per la conversione in legge del decreto, la Uil si attiverà nei confronti delle forze parlamentari affinché venga innalzata a 35.000 euro la soglia fissata a 22.000 euro come tetto per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, e a 10.000 euro la soglia stabilita a 6.000 euro per fruire della social card.
A questo scopo, la Direzione nazionale della Uil propone l’istituzione di un apposito Fondo verso il quale convogliare parte degli introiti derivanti dalla lotta all’evasione fiscale e agli sprechi. In una fase così delicata come quella che vive il Paese, la Uil ritiene insostenibile e insopportabile, il peso dei costi della politica e dell’evasione fiscale: non è più solo un problema di etica e di morale ma anche di efficienza economica.
Per la Direzione nazionale della Uil, inoltre, è particolarmente condivisibile la scelta di allargare tipologia degli ammortizzatori sociali e platea di riferimento, anche con il coinvolgimento attivo degli enti bilaterali, per offrire elementi di garanzia a quei lavoratori che dovessero perdere il posto di lavoro, in conseguenza della crisi economica in atto.

Entrando ancor più nel dettaglio delle singole norme, la Direzione nazionale della Uil giudica positivamente l’accoglimento della nostra proposta volta al trasferimento delle risorse destinate alla detassazione degli straordinari verso la detassazione dei premi di produttività. Tuttavia, ritiene necessario estendere tale misura a tutto il mondo del lavoro dipendente, compreso l’intero pubblico impiego, e chiede il superamento del tetto sulla decontribuzione dei premi di risultato.
Altrettanto positivo è anche l’intervento sui mutui che va esteso, però, anche a quelli a tasso fisso.
La Uil inoltre sollecita il CIPE ad attuare criteri di rimodulazione dei fondi strutturali che siano modellati su fattori di crisi oltre che sulla necessaria rapidità di procedure applicative per rendere efficaci gli interventi da attuare. Così come è altrettanto indispensabile una nuova governance della Cassa Depositi e Prestiti, alla luce della sua nuova funzione, tarata sul sostegno diretto alla realizzazione delle infrastrutture territoriali e non più veicolata tramite le Istituzioni territoriali.
L’utilizzo anche delle risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS), per affrontare la crisi economica, non ci vede in linea di massima contrari, come nel caso della costituzione del fondo straordinario per l’occupazione. Occorre, tuttavia, riaffermare e rispettare sia la finalità delle risorse sia il vincolo della destinazione territoriale per l’85% al Mezzogiorno e per il 15% al Centro Nord. In particolare, non è del tutto convincente la riduzione, ulteriore, delle risorse per l’istruzione e la sicurezza e l’utilizzo di somme destinate allo sviluppo per finanziare spesa corrente, come nel caso del trasporto pubblico locale.

Dovendo attendere la conversione in legge, l’attuazione delle misure previste partirà dai primi mesi del prossimo anno. Bisognerà allora vigilare sulla loro destinazione ed applicazione e, soprattutto, occorrerà porsi il problema della loro continuità e prospettiva, a partire dall’esperimento del bonus. A questo proposito, la Direzione della Uil considera importante ragionare nell’ambito di un più vasto meccanismo di detassazione dei salari che resta per la Uil un obiettivo strategico.
La Direzione nazionale della Uil, nel considerare contraddittoria la scelta di uno sciopero generale impostato contro la manovra e, come tale, inefficace per il miglioramento della stessa, ritiene invece opportuno creare le condizioni di un vasto fronte di alleanze sociali che perseguano l’obiettivo e la logica del miglioramento. L’auspicio è che si crei un ampio consenso, analogo a quello necessario a portare a rapido compimento la riforma del sistema contrattuale.
Le iniziative che la Uil attiverà nelle prossime settimane saranno del tutto coerenti con questo spirito costruttivo e con gli obiettivi di crescita dei salari e di sviluppo del Paese.