28 agosto 2025
Aggiornato 04:00
La crisi, i tassi e i mutui

«Abbassare il tasso di sconto della BCE di almeno un punto»

Secondo la Federconsumatori darebbe immediato sollievo a imprese e famiglie

«Bisogna abbassare di almeno un punto percentuale il tasso di sconto della BCE, poiché è necessario arrivare presto, nei primi mesi del 2009, anche sotto il 2%.
Si tratta di una operazione importantissima, per dare ossigeno alle imprese e, soprattutto, alle famiglie indebitate dai mutui, oltre a quelle che, a causa della crisi, dovranno chiedere dei finanziamenti» – sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.

Vogliamo ricordare che l’abbattimento di 1 punto percentuale significa dare sollievo di almeno 70 -80 Euro per le famiglie che, in questi anni, hanno subito aumenti sostanziosi per le rate dei mutui a tasso variabile.
Vogliamo inoltre ricordare che centinaia di migliaia di famiglie, nel biennio 2007 – 2008, spaventate dalla variazione dei tassi, hanno contratto mutui a tasso fisso, con interessi del 6 – 6,50%.

Per queste famiglie il Governo si deve impegnare a far sì che il sistema bancario, oltretutto agevolato da consistenti finanziamenti, non dovrà permettersi alcun tipo di intralcio o difficoltà per la rinegoziazione e la portabilità dei mutui, al fine di correggere positivamente le percentuali definite in questo biennio. Queste ultime, se non verranno modificate, comporteranno, infatti maggiori esborsi pari a 102 Euro al mese per ogni mutuo contratto, che costituiranno delle ingenti rendite finanziarie indebitamente percepite dalle banche.