2 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Lavoro domestico

Costo della badante: si scarica dall’irpef anche se la persona è in casa di cura

E’ possibile scaricare dall’irpef nella dichiarazione fiscale il costo della badante anche se la persona che assiste si trova in una casa di cura?

D: E’ possibile scaricare dall’irpef nella dichiarazione fiscale il costo della badante anche se la persona che assiste si trova in una casa di cura?

R: Il datore di lavoro può scaricare dalla propria denuncia dei redditi il costo retributivo della badante, anche se la persona non autosufficiente, per assistere la quale è stata assunta la badante, è degente in una casa di cura. Seco qu affermato dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione del 22 ottobre 2008, n. 397/E.
Il D.P.R. n. 917/1986 permette la detrazione delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale – nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana: non in grado, ad esempio, di assumere alimenti, espletare le funzioni fisiologiche, provvedere all’igiene personale, deambulare, indossare indumenti – nella percentuale del 19%, calcolabile su una spesa non superiore a 2.100 euro, purché il reddito del contribuente non sia superiore a 40 mila euro. Deve essere considerata non autosufficiente anche la persona che necessita di sorveglianza continuativa.
Lo stato di non autosufficienza deve in ogni caso essere comprovato da certificazione medica.
La detrazione riguarda sia le spese sostenute per la propria assistenza, sia quelle sostenute per uno o più familiari, che possono anche non essere fiscalmente a carico.
La persona può fruire del beneficio fiscale in relazione alle spese sostenute per il proprio genitore, anche quando la prestazione della badante è resa in un istituto di cura e ricovero, purché i corrispettivi per l’assistenza siano certificati distintamente nella documentazione rilasciata dall’istituto.
Ai fini della detrazione le spese devono risultare da idonea documentazione fiscale. Se la spesa è sostenuta per un familiare, la documentazione deve contenere oltre agli estremi anagrafici e al codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e di quello che presta l’assistenza, anche gli estremi anagrafici e il codice fiscale del familiare in favore del quale la spesa è sostenuta.