28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Trattiva Alitalia

15 giorni di scioperi per Alitalia. Dura replica di Matteoli

In una nota, Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale «denunciano la gravissima situazione che si è venuta a creare con il perpetuarsi dell'atteggiamento di rigida chiusura adottato dalla CAI, fortemente sostenuta dal Governo»

In una nota, Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale «denunciano la gravissima situazione che si e' venuta a creare con il perpetuarsi dell'atteggiamento di rigida chiusura adottato dalla CAI, fortemente sostenuta dal Governo».

Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale» informano l'opinione pubblica e le istituzioni che CAI con la complicità di CGIL, CISL, UIL e UGL ha stravolto e disatteso i Contratti Collettivi di Lavoro già concordati e sottoscritti nel mese di settembre a Palazzo Chigi da tutte le sigle sindacali e dal Governo. La firma del «Lodo Letta» apposta il 31 ottobre scorso da parte di CGIL, CISL, UIL e UGL rappresenta il punto più basso mai raggiunto sia in termini di rispetto della democrazia e della rappresentanza, sia rispetto al ruolo primario del sindacato che così riconosce implicitamente la propria incapacità di tutelare i lavoratori, consegnando all'insindacabile giudizio di una terza parte governativa l'avallo allo stravolgimento di Contratti Collettivi di Lavoro già sottoscritti». «Quella dei sindacati autonomi di Alitalia assomiglia ad una dichiarazione di guerra. Siamo davvero sconcertati di fronte a tali annunci ma e' evidente che il governo non si lascerà intimidire e assumerà, al momento opportuno, tutte le iniziative ed i provvedimenti necessari per non danneggiare i viaggiatori».

Queste le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, con riferimento alla proclamazione di 15 giorni di sciopero da parte dei sindacati autonomi di Alitalia. «Non possiamo consentire in alcun modo - aggiunge il ministro - che qualcuno possa avere ed esercitare una sorta di diritto di veto contro un'impresa che vuole investire salvando più di 12.500 posti di lavoro, che ha un valido piano industriale per rilanciare una compagnia, la quale diversamente sarebbe già fallita con tutte le conseguenze drammatiche del caso».