«Tassi: bene la BCE, era ora»
«Bisognerebbe andare oltre, agganciando le rate non più all’Euribor, ma al tasso di sconto»
Positiva la notizia che proviene oggi da Francoforte, finalmente la BCE ha operato un ulteriore taglio dei tassi di interesse, portandoli al 3,25% dal precedente 3,75%.
«Era ora che prendessero questa decisione! – sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti - Ora, però, è necessario planare in direzione di un abbassamento di tali tassi al 2%, nel più breve tempo possibile».
Ciò è necessario per rilanciare l’economia del nostro Paese e dell’intera Comunità Europea, messa a dura prova dall’attuale crisi finanziaria, attraverso un risollevamento degli investimenti.
Ma, cosa assai importante, questa operazione porterà sollievo alle 3 milioni e 200 mila famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile e che, dal 2005 ad oggi, hanno visto costantemente aumentare le rate dei loro mutui.
Tali famiglie, in questo momento, devono prestare particolare attenzione perché avvenga in maniera del tutto automatica l’adeguamento della rata in relazione al rialzo o all’abbassamento del tasso Euribor. Nel gravissimo caso in cui ciò non si verificasse, invitiamo i cittadini a segnalarlo immediatamente presso le nostre strutture.
Vogliamo aggiungere che, se l’adeguamento della rata dei mutui a tasso variabile avvenisse in collegamento al tasso di sconto, piuttosto che al tasso interbancario Euribor, come già proposto in passato da noi e ripreso dal Governatore Draghi, le famiglie risparmierebbero 70-80 Euro al mese, in relazione all’abbattimento in due tranches da 4,25 a 3,25.
Bene, quindi, la decisione presa da BPM di attuare ciò, così come dovrebbero fare tutte le altre banche, dando un segnale di inversione di tendenza dei loro comportamenti nei confronti dei cittadini.
- 06/11/2022 La Federal Reserve, ancora aggressiva, alza i tassi di 75 punti al 3,75-4%
- 28/10/2022 La BCE decide il terzo rialzo dei tassi (e non sarà l'ultimo)
- 13/10/2022 FED: «Avanti con l'aumento dei tassi, calo inflazione più lento del previsto»
- 22/09/2022 Fed, non c'è fine alla stretta. Tassi verso il 4,5% a fine anno