3 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Riforma del modello contrattuale

Contratti: tavolo di confronto Confesercenti-Sindacati

Dalla riunione è emersa la volontà di aprire un tavolo di consultazione e confronto

Una delegazione della Confesercenti ha incontrato i vertici sindacali CGIL-CISL-UIL sul tema della riforma della contrattazione. Dalla riunione è emersa la volontà di aprire un tavolo di consultazione e confronto.
Durante l’incontro la Confesercenti ha sostenuto di ritenere prioritario rivisitare il protocollo del ’93 nella sua interezza e con tutti i soggetti firmatari, poiché «le peculiarità e l’importanza delle PMI sono state spesso accantonate così come confermato dal recente Protocollo sul Welfare del 23 luglio 2007».

Confesercenti ha affermato che «un rinnovato modello di relazioni sindacali può concorrere a creare un incremento della produttività e della competitività delle PMI, con conseguente miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei lavoratori, solo attraverso una reale percorso di valorizzazione della contrattazione territoriale e della bilateralità e confermando il modello articolato su due livelli di contrattazione, nazionale e territoriale».

«La funzione del contratto nazionale - ha detto Confesercenti è di garantire certezza dei trattamenti economici e normativi su scala nazionale, sottolineando «la centralità del CCNL quale principale norma guida». «Il secondo livello di contrattazione - ha aggiunto- deve essere maggiormente valorizzato e sostenuto, ma contrattazione aziendale e contrattazione territoriale debbono avere pari dignità, anche per quanto riferibile ai benefici fiscali e contributivi».

Infine Confesercenti ha affermato «di essere d’accordo nello stabilire un arco triennale di durata tanto per la parte normativa che per la parte economica»e ribadito «l’importanza che la bilateralità riveste nel sistema delle relazioni sindacali ai vari livelli» sottolineando però «la necessità di migliorarla».