Michelin: no a piano annuale, domani presidio e manifestazione
È quanto scrivono in una nota la Filcem-Cgil e la Femca-Cisl di Torino
TORINO - La direzione Michelin ha comunicato alle RSU e alle maestranze del gruppo il piano annuale per il 2009. Per lo stabilimento di Torino Stura, la Michelin ha dichiarato l’intenzione di procedere verso la cessazione delle attività delle produzioni della linea pneumatico vettura entro dicembre 2009, che rappresenta il cuore produttivo dello stesso, occupando ad oggi circa 600 dipendenti su un totale di 930 addetti. È quanto scrivono in una nota la Filcem-Cgil e la Femca-Cisl di Torino.
Tale decisione si inserisce nel contesto più ampio di una crisi profonda che attraversa il Gruppo Michelin di cui come RSU e sindacati avevamo denunciato nella vertenza del 2006, conclusasi con un accordo presso il Ministero dello sviluppo e attività Produttive nel giugno 2007, laddove impegnava la società a salvaguardare i quattro siti produttivi in Italia.
Con la comunicazione di oggi, la Michelin decreta con tale decisione la chiusura dello stabilimento di Torino Stura, svuotandolo di una sua missione industriale credibile, nonostante gli sforzi prodotti dalle maestranze ai fini del raggiungimento degli obbiettivi di produttività ed efficienza si siano ampiamente raggiunti, violando e smentendo pesantemente gli impegni assunti in quella intesa, in quanto con tale decisione appare chiaro che non ci sarà futuro occupazionale e produttivo sull’area Torinese.
Come RSU e sindacati, unitamente ai lavoratori, respingiamo tale decisione, rivendicando la riapertura del confronto, sulla base degli impegni previsti dal piano, sulle sinergie, al fine di scongiurare un ulteriore impoverimento della SAMI Italia e garantire sull’area di Torino un progetto industriale capace di assicurare continuità produttiva duratura e strutturale nel tempo, livelli occupazionali credibili, in grado di garantirne la sua stabilità in quanto il piano generico di modernizzazione e riorganizzazione annunciato non garantisce tali condizioni.
La sola dichiarazione di investimenti superiori a 200 milioni di euro entro il 2013, risultano sugli stabilimenti Italiani, privi di credibilità se non accompagnati da precisi impegni dettagliati nella loro quantità, distribuzione e soprattutto la loro finalità. Quanto sopra necessita di una sollecita attivazione da parte di tutte le istituzioni locali e di una forte mobilitazione del Gruppo a sostegno delle ragioni di salvaguardare l’occupazione e le produzioni degli stabilimenti Sami Italia.
Per questo nella giornata di domani, mercoledì 29 ottobre, viene dichiarato una prima giornata di mobilitazione con presidio e manifestazione dalle ore 8.00 alle ore 12.00 davanti allo stabilimento di Torino Stura, contemporaneamente ad analoghe iniziative di lotta negli altri stabilimenti del Gruppo Michelin Italia.
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