28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Pacchetto UE Clima-Energia

Greenpeace e WWF: «Italia e Polonia non riescono a far naufragare il pacchetto europeo su clima ed energia»

«I leader europei oggi si sono impegnati a far andare avanti la loro risposta al cambio climatico malgrado i tentativi da parte di alcuni stati membri dell'Unione europea di far naufragare le misure per proteggere l'industria dall'inquinamento»

«I leader europei oggi si sono impegnati a far andare avanti la loro risposta al cambio climatico malgrado i tentativi da parte di alcuni stati membri dell'Unione europea di far naufragare le misure per proteggere l'industria dall'inquinamento» sostengono Climate Action Network Europe, Friends of the Earth Europe, Greenpeace e WWF.

Durante il summit europeo, Polonia e Italia hanno minacciato di porre il veto alle misure per ridurre le emissioni di CO2 e per diminuire la dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili. Ma alla fine di due giornate di discussioni accese a Bruxelles, i leader europei hanno confermato il loro impegno a concludere gli accordi sulle misure del pacchetto clima-energia prima dei negoziati internazionali sul clima, a dicembre. In ogni caso gli ultimi cambiamenti apportati al documento potrebbero avere un impatto significativo sulla struttura del pacchetto clima-energia.

I gruppi ambientalisti hanno ribadito che i propositi non devono essere indeboliti dai paesi che cercano di proteggere le loro industrie e avvisano che i cittadini dovranno far mantenere ai leader europei le promesse fatte quando si andrà al voto.

Reagendo alle conclusioni, Climate Action Network Europe, Friends of the Earth Europe, Greenpeace e WWF hanno dichiarato: » i leader europei hanno resistito nonostante i tentativi di quegli Stati che volevano anteporre gli interessi di breve periodo di alcune industrie inquinanti agli interessi di lungo periodo dell'ambiente, dell'economia e delle persone.«

«Gli incredibili sforzi di Polonia e Italia, volti a indebolire l'azione europea sul clima, fino ad ora sono stati respinti. - continuano le associazioni ambientaliste- Il presidente francese Sarkozy deve resistere a Stati come l'Italia che fino ad ora non ha fatto alcuno sforzo per conformarsi al Protocollo di Kyoto e introdurre politiche climatiche adeguate. L'incontro dei ministri dell'ambiente che si terrà in Lussemburgo lunedì dovrà essere all'altezza delle loro responsabilità e mandare una risposta efficace al cambiamento climatico.»

«Berlusconi ha minacciato un veto per chiedere qualche 'aiutino' all'Unione Europea, senza presentare nessuna proposta seria per ridurre le emissioni di CO2 e recuperare il ritardo dell'Italia.- critica Francesco Tedesco, responsabile della campagna clima ed energia di Greenpeace - Un comportamento da Paese di serie C. Greenpeace continuerà a fare pressioni e a muoversi in tutta Europa per l'obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2».