20 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Lavoro precario

Ddl lavoro, Fammoni (Cgil): «Ok norma su precari è atto molto grave»

«Mobilitazione protesta proseguirà fino a ritiro»

Un atto «molto grave» segno di «arroganza e insensibilità verso i lavoratori». Così il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta l’approvazione di oggi dell’articolo 37 bis del disegno di legge 1441 quater che blocca dal primo luglio 2009 la stabilizzazione dei precari pubblici. «Si privano di lavoro decine di migliaia di persone - aggiunge - e si mettono in crisi interi servizi pubblici che possono essere svolti solo grazie al contributo e alla presenza di queste persone».

La misura, infatti, spiega Fammoni, «cancella i provvedimenti presi nella legislatura precedente, a seguito di accordi con le organizzazioni sindacali, sopprimendo legittime aspettative e spostando solo nel tempo (luglio 2009) la fine del rapporto di lavoro per la grande maggioranza dei precari mentre per gli altri dà il via ad un ennesimo e snervante tour de force di presentazione di domande e curriucula del tutto inefficace, vista la prevista riduzione del lavoro pubblico già deciso dalla legge 133 recentemente approvata». Per il dirigente sindacale della Cgil il provvedimento approvato è, quindi, «un atto di arroganza e insensibilità verso i lavoratori e i tanto proclamati obiettivi di efficienza e produttività dei servizi pubblici e del lavoro pubblico».

Infine, rivolgendosi al ministro Brunetta, il segretario confederale Fammoni conclude: «Non si illuda, la grande mobilitazione di questi giorni e l’iniziativa per la trasparenza, l’efficienza dei servizi e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori pubblici proseguirà a partire del passaggio parlamentare in Senato e, se la norma venisse confermata, anche successivamente fino al ritiro di queste norme sbagliate».