12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Servizi pubblici

Regole attuazione scioperi servizi pubblici

La Fit Cisl a Sacconi: «Sistema sanzionatorio, fortemente sbilanciato a favore delle aziende»

«La regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici non sembra oggi una priorità in un contesto economico scandito da preoccupanti turbolenze». E' questo il commento a caldo del Segretario Generale della Fit Cisl in merito alle anticipazioni del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi su un ddl che ridisegni le regole di attuazione degli scioperi nei servizi pubblici.

«Se qualcosa c'è da rivedere nello sciopero -prosegue Claudio Claudiani- questo riguarda il sistema sanzionatorio, fortemente sbilanciato a favore delle aziende. Il sindacato confederale nei trasporti -sottolinea Claudiani- non ha di certo abusato di questo strumento estremo, che è bene ricordarlo resta un principio costituzionale e un elemento di crescita democratica. Le aziende -aggiunge Claudiani- non rispettano gli accordi o peggio non rinnovano i contratti, ma per questo non incorrono in sanzioni in grado di prevenire o evitare il conflitto. Lo testimonia il fatto che la richiesta al Ministero del Lavoro di aprire un tavolo per il contratto della mobilità non ha ancora sortito effetti, per la resistenza di alcune controparti aziendali. Va costruito -prosegue Claudiani- un efficiente sistema di raffreddamento delle controversie che deve poggiare su sedi e strumenti in particolare di conciliazione.

Siamo -ribadisce Claudiani- per iniziative di correlazione tra rappresentanza e rappresentatività con precise soglie di sbarramento, nonché per regole condivise in materia di esercizio del conflitto. Non ci sembra questo -ricorda Claudiani- il momento opportuno per usare scorciatoie sul diritto di sciopero che sembrerebbero colpire il ruolo del sindacato libero e autonomo. Per ciò che riguarda poi lo sciopero virtuale non appare uno strumento idoneo nell'attuale contesto economico soprattutto quando non si rinnovano da lungo tempo i contratti e non si tutela il lavoro, ma si prosegue in una politica di pesanti ristrutturazioni. Intervenire sullo sciopero -conclude il Segretario Generale della Fit Cisl- significa toccare un nervo scoperto su un tema di assoluta delicatezza. Riteniamo più opportuno avviare una pacata riflessione volta ad innovare l'esercizio dello sciopero, non penalizzando in alcun modo i diritti dei lavoratori».