4 maggio 2024
Aggiornato 03:00
«Sul clima servono scelte condivise»

Clima, Prestigiacomo a Varsavia: «Tenere conto della crisi economica mondiale»

Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo oggi in Polonia per la riunione informale dei Ministri dell’Ambiente e delle Nazioni Unite

«Nella strategia globale per il contenimento delle emissioni e del contrasto dei cambiamenti climatici ha fatto irruzione una crisi finanziaria senza precedenti». Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo oggi in Polonia per la riunione informale dei Ministri dell’Ambiente e delle Nazioni Unite convocata a Varsavia in preparazione della prossima Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici che si terrà a Poznan la prima settimana di dicembre.

La riunione di Varsavia vede attorno ad un tavolo 25 Ministri dell’Ambiente fra i quali quelli dei paesi che hanno le maggiori responsabilità di emissioni di gas serra. Sono infatti presenti sia i rappresentanti dei paesi del G8 (Usa, Gran Bretagna, Italia. Francia, Germania, Canada, Russia e Giappone) ma anche di quelli in più rapida crescita economica e che hanno quindi una produzione ed una richiesta di energia in grande aumento (Cina, India, Brasile, Sudafrica, Argentina). In questo ambito sono rappresentati sia paesi che hanno firmato il protocollo di Kyoto programmando una riduzione delle emissioni (Ue e Giappone), sia paesi che lo hanno ratificato senza accettare tagli ai gas serra (come Cina e India), sia paesi che non lo hanno ancora siglato (come gli Stati Uniti).

«Anche se la crisi finanziaria non pone in secondo piano l’emergenza sui cambiamenti climatici – ha rilevato il Ministro Prestigiacomo - è evidente che la riduzione delle risorse finanziarie disponibili a livello globale riduce la possibilità di investimenti per intervenire sul sistema energetico mondiale verso un’economia a «basso contenuto di carbonio», come richiesto dal IV Rapporto sul Clima del 2007 e dal Rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia presentato nel luglio 2008 al Vertice G8. La situazione richiede una valutazione condivisa delle strategie necessarie per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici.«