4 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Contratti

Proposta di linee guida per la riforma della contrattazione collettiva condivisa

La Segreteria Confederale della UIL nella sua riunione odierna ha sottolineato il grande valore della Proposta di linee guida per la riforma della contrattazione collettiva condivisa tra UIL CISL e Confindustria

La Segreteria Confederale della UIL nella sua riunione odierna ha sottolineato il grande valore della Proposta di linee guida per la riforma della contrattazione collettiva condivisa tra UIL CISL e Confindustria.
Tale intesa rappresenta infatti un’importante innovazione e una significativa evoluzione delle relazioni industriali del nostro Paese e risponde all’esigenza di migliorare i redditi, attraverso le prossime tornate contrattuali, dei lavoratori dipendenti.

Il giudizio positivo si fonda in particolare su: l’individuazione di un nuovo indicatore previsionale per l’inflazione, mettendo alle nostre spalle l’inflazione programmata; il recupero di eventuali scostamenti entro la vigenza contrattuale; la copertura economica dei nuovi contratti dalla data di scadenza dei precedenti, la detassazione e la possibilità di allargamento della contrattazione aziendale e territoriale; l’individuazione di una garanzie retributiva per tutti i lavoratori che non avessero aumenti salariali oltre quelli del contratto nazionale.

L’accordo raggiunto tra UIL CISL e Confidustria, sarà al centro del confronto che si svilupperà con le altre parti datoriali e con il Governo per giungere ad un negoziato conclusivo che definisca un modello contrattuale per tutti i lavoratori pubblici e privati.
Sono risultati che vanno valutati anche come un importante contributo del mondo del lavoro ad affrontare la nuova e grave situazione economica nazionale ed internazionale in atto. Su questa base la UIL intenderà chiedere al governo di allargare e rendere strutturale la detassazione del salario variabile innalzando a 35 mila euro il reddito di accesso al beneficio e estendendolo ai lavoratori pubblici.

La UIL ritiene, al contempo, indispensabile un intervento immediato e straordinario a supporto dei redditi da lavoro dipendente e da pensione attraverso la detassazione della prossima tredicesima. Questo provvedimento avrebbe effetti immediati e facilmente percepibili da milioni di persone e contribuirebbe a sostenere la domanda interna attraverso un incremento dei consumi, condizione fondamentale per la ripresa dell’economia italiana.