24 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Finanziaria 2009

PD: «Niente soldi per metro milanese e TAV lombarda»

Approfondito monitoraggio al quale due parlamentari del PD, il senatore Luigi Vimercati della commissione lavori pubblici di Palazzo Madama e il deputato Antonio Misiani della commissione bilancio di Montecitorio

Non un euro in più di quanto già stanziato dal Governo Prodi per finanziare le infrastrutture strategiche di cui Milano e la Lombardia hanno urgente bisogno. E’ il desolante bilancio di un approfondito monitoraggio al quale due parlamentari del PD, il senatore Luigi Vimercati della commissione lavori pubblici di Palazzo Madama e il deputato Antonio Misiani della commissione bilancio di Montecitorio, hanno sottoposto articoli e tabelle della Finanziaria 2009 presentata dal ministro Tremonti.

A secco le tratte Treviglio-Brescia e Brescia-Verona della Tav. Al palo, tranne quanto già stanziato dal Governo di centrosinistra per gli studi di progettazione, i prolungamenti delle linee 2 e 3 e le nuove linee 4 e 5 della metropolitana milanese. Rispetto al fabbisogno di risorse per completare le opere, mancano all’appello quasi 7 miliardi e mezzo. E non si tratta di abbozzi progettuali allo stadio iniziale, bensì di progetti che hanno già passato il vaglio del Cipe ricevendone l’approvazione. Ma c’è di più. Rispetto ai contributi previsti per il 2009 dall’ultima Finanziaria Prodi a favore di Anas e Rete ferroviaria italiana, la Finanziaria di questo Governo ha operato un robusto taglio rispettivamente di 355 (da 1.560 a 1.205) e di 1.137 milioni (da 3.500 a 2.363).

«Mentre il Governo Prodi ha finanziato la Pedemontana e i primi lotti del metro 4 e 5 – ha affermato il senatore Vimercati – Berlusconi nega i soldi per opere essenziali sia per il successo dell’Expo, dal quale dipende anche tanta parte del rilancio della capitale economica d’Italia, sia per lo sviluppo dell’economia lombarda. Il disinteresse del Governo trova conferma proprio oggi con l’accordo grazie al quale la Bei, la Banca europea per gli investimenti, concederà al ministero delle infrastrutture, di qui al 2012, un finanziamento di 15 miliardi: soldi da spendere per opere contemplate dal piano governativo decennale delle infrastrutture strategiche. Ebbene, di queste opere il ministro Matteoli ha citato i valichi del Brennero e del Frejus, le metropolitane C e D di Roma, il completamento della Salerno-Reggio Calabria e il metro di Napoli. Neppure un accenno di circostanza alle realizzazioni attese dall’area metropolitana milanese».

«Il panorama – ha detto l’onorevole Misiani – è decisamente preoccupante. Rispetto alle previsioni a legislazione vigente prima della manovra di luglio, nella Finanziaria gli stanziamenti per il 2009 per la mobilità, le infrastrutture pubbliche e la logistica vengono ridotti a livello nazionale di oltre 2,5 miliardi di euro, ossia -15,6 per cento. Particolarmente pesanti le sforbiciate per Anas, che doveva ricevere 1,56 miliardi ma ne avrà 355 in meno, e Rete ferroviaria italiana, che riceverà 2,36 miliardi al posto dei 3,5 preventivati. Tutti questi tagli, che si aggiungono all’assenza di finanziamenti aggiuntivi per le grandi opere, mettono seriamente a rischio l’iter di realizzazione di molte infrastrutture lombarde».