19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Contratto del commercio

Commercio: «Non è vero che è indebolita la contrattazione di secondo livello»

Dichiarazione di Bruno Boco segretario generale Uiltucs

In queste ore, circolano dichiarazioni sul contratto del commercio, sottoscritto la scorsa estate, che non corrispondono a verità.
Non è vero che, in questo settore e con quell’intesa, si sia indebolita la contrattazione di secondo livello: anzi, essa esce rafforzata dal punto di vista sia procedurale sia di merito, al punto che la stessa normativa relativa al lavoro domenicale sarà trasferita, alla scadenza del vigente ccnl, alla contrattazione di secondo livello.

Non è vero che sono stati distrutti diritti: anzi, sono stati distribuiti su una platea più ampia. La verità è che la Filcams-Cgil vuole difendere posizioni acquisite a discapito di chi ha l’obbligo del lavoro domenicale: noi abbiamo lavorato in un’ottica di diritti universali, loro per sostenere diritti parziali.
Non è vero che sono paragonabili il contratto della cooperazione e quello del commercio: il primo riguarda 70-80.000 lavoratori, tutti coperti anche dalla contrattazione di secondo livello; il secondo interessa circa 2 milioni di lavoratori, di cui solo il 10% ha contratti integrativi.
Non è vero che chi firma accordi punti a separare: a dividere è colui che non firma.

Ciò chiarito, la Uiltucs auspica che la Filcams sottoscriva anch’essa il contratto nazionale per recuperare un’unità d’azione nell’interesse dei lavoratori.