20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Sicurezza sul lavoro

Filcem: «Premiare aziende virtuose, rescindere appalti con aziende irresponsabili»

Convegno sulla prevenzione e la sicurezza nel settore elettrico «Diritto di tutti, dovere comune»

Alla presenza dei rappresentanti di tutte le imprese elettriche italiane e del presidente INAIL, la Filcem-Cgil (la Federazione dei lavoratori della chimica, dell'energia e delle manifatture) ha presentato oggi a Roma – nell'ambito del Convegno sulla prevenzione e la sicurezza nel settore elettrico «Diritto di tutti, dovere comune» - una serie di opzioni e di proposte che intendono contribuire ad arginare una spirale – quella degli incidenti mortali sul lavoro – che sembra non aver fine e che lascia tutti sgomenti.

Lo scopo del convegno è stato quello di puntare i riflettori sia sul mondo degli appalti e delle esternalizzazioni delle attività, sempre più consistenti nel settore, e sia monitorare gli investimenti delle imprese per la sicurezza, la formazione, l'innovazione tecnologica affinché diventino una prassi quotidiana.

E proprio sul controllo dell'appalto e del subappalto che la Filcem-Cgil ha puntato il dito. «Proponiamo la definizione di protocolli comuni con le imprese – ha esordito la relatrice Delia Nardone, della segreteria nazionale – nei quali si definiscano le attività appaltabili, si introduca un sistema di qualificazione, si inseriscano polizze integrative per il personale in appalto». «Questi protocolli – ha proseguito la relatrice - devono contenere il principio - ecco la sfida - che nelle gare di appalto l'indice primario per l' assegnazione sia rivolto alla scelta di aziende che facciano della sicurezza la loro eccellenza». «Va da sé – ha aggiunto Nardone – che il costo della sicurezza non può essere oggetto di ribasso d'asta, ma che debba essere presa in seria considerazione l'idea della rescissione del contratto se in violazione delle norme sulla sicurezza».

Ben vengano aziende virtuose, «quelle che – dice la Filcem-Cgil - più investono in sicurezza e più, a nostro avviso, dovrebbero essere valorizzate e premiate».

Come allora? «E' possibile – si interroga la relatrice – che, a fronte di comportamenti virtuosi e di fronte a concreti risultati che concorrono all'obiettivo «infortunio zero», l'INAIL – una volta verificati gli interventi – possa far accedere anche le aziende del settore elettrico ad agevolazioni fiscali connesse con la riduzione del premio assicurativo, così come già accade in altri importanti segmenti industriali?».

«C'è un eccesso di esternalizzazioni nelle attività? Si certo, perché costa meno – è l'accusa di Alberto Morselli, segretario generale Filcem-Cgil che ha concluso i lavori del Convegno – ma noi non siamo affatto disponibili all'eccesso, perché vogliamo garanzie e diritti per tutti i lavoratori, nessuno escluso.

«Qualche esempio? - incalza Morselli – Recentemente abbiamo sottoscritto il contratto di lavoro per i minatori e lì abbiamo convenuto che il delicato ciclo produttivo dell'estrazione e della coltivazione dei minerali debba essere fatto con personale proprio, così come pure nel contratto del settore gas-acqua c'è scritto che le attività di presidio della sicurezza («pronto intervento», reperibilità) siano realizzate con personale dell'azienda. Esempi che – aggiunge Morselli – ci aiutano a capire che non tutto è appaltabile. E la discussione che si è aperta sugli assetti contrattuali, la loro semplificazione e il loro dimensionamento può –e deve– diventare occasione, anche per noi, per una discussione serrata che affronti seriamente il problema».

«Per il sindacato – ha concluso Morselli – la sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale che ci vede strenuamente impegnati a moltiplicare il nostro impegno verso tutte le imprese e inflessibili verso chiunque. L'indulgenza, in questi casi, non paga».