Tassi, Federconsumatori: «Non abbiamo più parole»
Tutto ciò, secondo Adusbef e Federconsumatori, farà perdere ulteriori colpi alle economie dei paesi europei e diminuirà i già infimi poteri di acquisto delle famiglie
Non abbiamo più parole per giudicare il comportamento della BCE e, sinceramente, ci aspettavamo che i responsabili del Governo Italiano, pur nel totale rispetto dell’autonomia della Banca Centrale Europea, agissero con maggiore determinazione ed insistenza a favore di una riduzione dei tassi.
Siamo di fronte a una delle più gravi crisi finanziarie da decenni a questa parte, con produzioni industriali e consumi in netto calo e, in tale situazione, queste «teste pensanti» dell’economia, pensano bene di iniettare liquidità al sistema creditizio, anziché ridurre i tassi per agevolare famiglie oberate da debiti e mutui ed imprese che devono investire per competere nell’ambito di uno scenario globalizzato sempre più complesso.
Tutto ciò, secondo Adusbef e Federconsumatori, farà perdere ulteriori colpi alle economie dei paesi europei e diminuirà i già infimi poteri di acquisto delle famiglie, ridotti, come calcolato nelle previsioni di chiusura 2008 dagli Uffici Studi di Adusbef e Federconsumatori, di 1.858 ¤ e, a causa del continuo aumento dell’Euribor, di ulteriori 506 ¤ per quelle famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile.
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