G8. Lavoro per tutti ma sardi discriminati
La Cisl chiede incontro alla Regione
«G8 : lavoro per tutti ma Sardi discriminati. I cantieri aperti in preparazione al G8 di La Maddalena avrebbero dovuto rappresentare una preziosa opportunità per imprese e lavoratori locali, invece rischiano di trasformarsi in un'altra cocente delusione». E' l'allarme lanciato dal Segretario regionale, Giovanni Matta che in una nota chiede alla Regione «di convocare un tavolo con il sindacato e con le imprese per pervenire a un pacchetto di iniziative orientate a governare il già debole mercato del lavoro regionale».
«Degli 800 lavoratori attualmente impegnati nell'isola maddalenina non più di 200 sono sardi. La Cisl teme - osserva Matta - che se non si corre ai ripari, lo stesso rapporto ( solo 1 sardo su 4 la-voratori utilizzati) possa caratterizzare anche i lavori per la realizzazione della nuova strada Sassari- Olbia e il potenziamento dell'aeroporto 'Costa Smeralda' ».
«E' un fatto importante - prosegue Matta - che nell'ultima riunione della Conferenza di servizio per il G8-2009 sia stato dato il via ai lavori per le due infrastrutture indicate. Si soddisfa, così, finalmente una richiesta più volte sollecitata dai territori interessati che chiedevano opere di qualità e una viabilità adeguata, in grado di reggere la grande mole di traffico nei 72 chilometri di strada che separano i due capoluoghi del Nord Sardegna, e in condizioni di assoluta sicurezza.
Queste due opere - osserva ancora il Segretario regionale - rappresentano una nuova e importante occasione di lavoro che speriamo possa risolversi a vantaggio dei lavoratori locali, come invece non avviene a La Maddalena, dove nei cantieri già aperti a luglio sono impegnate circa 800 unità lavorative, e di queste soltanto 200 sarde. Nei cantieri dell'isola maddalenina sono stati smentiti così i proclami d'inizio estate quando si promettevano mirabilie per i disoccupati sardi, che almeno per un anno avrebbero goduto di opportunità significative. Accade, invece, che i lavoratori locali che hanno inviato i curricula non sono stati neanche contattati, mentre permane il ricordo dell'accusa d'inizio giugno che i sardi, cioè, non volessero lavorare nei cantieri maddalenini».
«La Cisl - sottolinea Matta - ritiene che anche alla luce dei recenti dati sulla disoccupazione, i nuovi lavori per il G8 debbano coinvolgere un numero più cospicuo di maestranze locali. Se così non fosse, il G8 sarebbe l'ennesima beffa a danno dei sardi e che i sardi non meritano. La Cisl - conclude - chiede alla Regione di convocare un tavolo con il sindacato e con le imprese per pervenire a un pacchetto di iniziative orientate a governare il già debole mercato del lavoro regionale».