«Disoccupazione in aumento, brutto segnale»
Dichiarazione di Guglielmo Loy - Segretario Confederale UIL
Il leggero aumento degli occupati registrato dall’Istat nel II trimestre 2008 deriva, sostanzialmente, dal lavoro dipendente soprattutto a termine (+0,5 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente rispetto ad una aumento dello 0,1 per pento dei dipendenti a tempo indeterminato) e da una consistente presenza di occupazione immigrata.
L’occupazione, in generale, cresce meno rispetto agli ultimi anni e manifesta preoccupanti criticità: perde occupati il settore agricolo e l’industria ed il Mezzogiorno continua a caratterizzarsi per i più alti tassi di disoccupazione. Va segnalato, infine, un dato sociologico, oltre che statistico, decisamente preoccupante: aumentano le persone che non solo dichiarano di essere disoccupate ma che sono anche effettivamente in cerca di lavoro. Questo indica non solo uno status di disoccupato – che può essere tipico anche di uno studente universitario- ma l’effettivo bisogno di trovare una soluzione lavorativa.
Il futuro non sembra roseo anche per i segnali di crisi di importanti aziende manifatturiere e sembrano deboli, o insufficienti, le misure messe in campo dalle istituzioni. Sarebbe opportuno che il Governo cominciasse a confrontarsi, senza pregiudizi, con le forze sociali per verificare, insieme , come affrontare in tempo i problemi che i freddi dati fotografano.
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