20 aprile 2024
Aggiornato 14:30

La Provincia di Lodi lancia il menù a km zero per i bambini delle scuole elementari

Menù a km zero per oltre 700 bambini delle scuole elementari del Lodigiano che da domani 24 settembre 2008 parteciperanno alla tre giorni di lezioni in cascina alla tenuta Virolo di Mulazzano

Menù a km zero per oltre 700 bambini delle scuole elementari del Lodigiano che da domani 24 settembre 2008 parteciperanno alla tre giorni di lezioni in cascina alla tenuta Virolo di Mulazzano. L’iniziativa, organizzata dall’assessorato all’agricoltura della Provincia di Lodi, prevede che venga servito un pranzo completo targato «Lodigiano terra buona», con alimenti che non distano più di 23 chilometri dalla tenuta Virolo: un risotto con granone lodigiano, uno con pasta di salame del territorio, un secondo di jambon (lo storico prosciutto lodigiano), le sfoglie di raspadura, l’uva di San Colombano e i dolcetti di mais.

«Il menù a km zero è un’iniziativa che lanciamo all’interno di un programma di educazione alimentare e di conoscenza del territorio che negli ultimi dieci anni ha coinvolto oltre 50 mila bambini delle scuole elementari e medie – spiega Fabrizio Santantonio, assessore all’Agricoltura della Provincia di Lodi – l’obiettivo e di rendere più consapevoli le giovani generazioni su quello che le circonda, l’ambiente, i fiumi, ma anche il verde delle nostre città e poi di inserire i bambini in un percorso virtuoso di conoscenza nutrizionale che parta dalla nascita dei prodotti, come latte, farina di mais, carne, cereali fino al loro arrivo sulle nostre tavole. I bambini che imparano a mangiare correttamente saranno poi degli adulti più sani».

Anche perché, secondo una ricerca della Fao, in Italia il rischio obesità riguarda il 36 per cento dei ragazzi italiani attorno ai 10 anni. Inoltre dal 1962 al 2002 l’apporto calorico nei paesi occidentali è passato da 2.960 a 3.340 calorie giornaliere. Un aumento non sempre compensato da un’adeguata attività fisica o all’aria aperta. «Il Lodigiano offre piste cicabili, passeggiate lungo i fiumi, zone verdi e cascine, oltre a una grande tradizione di tesori enogastronomici – commenta Santantonio – e pensiamo che siano tutte ottime occasioni per andare, in modo sano e poco costoso, alla riscoperta del territorio sia dal punto di vista ambientale che da quello agroalimentare». In questi anni, grazie alla rete delle fattorie didattiche, i bambini hanno avuto l’occasione di approfondire conoscenze direttamente sul campo e non più solo chiusi nelle aule scolastiche dietro a un banco.«

«L’esperienza diretta è quella che rimane più impressa e fa parte del bagaglio formativo che ci portiamo dietro per tutta la vita – conclude Santantonio - Anche il menù a km zero rappresenta un passo verso una maggiore consapevolezza del benessere, della salute e dell’amore per la propria terra. Uno stile di vita che stiamo cercando di costruire con l’ecodistretto del Lodigiano su un territorio per l’80 per cento non urbanizzato, con oltre 400 chilometri di piste ciclabili e dove grazie a biogas e idroelettrico ci stiamo attrezzando per soddisfare in modo pulito e rinnovabile le esigenze energertiche di 52 mila famiglie sulle 83 mila residenti. Quello che vogliamo è una migliore qualità di vita».