19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Coldiretti: «Serve una logistica di buon senso»

Logistica: «il Lodigiano non diventi una groviera»

«Bisogna mettere i magazzini nei punti in cui il territorio è già attrezzato con strade e caselli e dove l’impatto sulla gente e sull’ambiente sia il meno traumatico possibile»

«Il Lodigiano non deve essere una groviera, dove al posto dei buchi ci sono capannoni di logistica sparsi a caso seguendo gli umori o i sogni di gloria di qualche amministratore. Bisogna mettere i magazzini nei punti in cui il territorio è già attrezzato con strade e caselli e dove l’impatto sulla gente e sull’ambiente sia il meno traumatico possibile» commenta Enzo Pagliano, direttore della Coldiretti di Milano e Lodi, di fronte alla celebrazione che Marco De Marco, sindaco di Massalengo, ha fatto dei capannoni di stoccaggio arrivati sul territorio del suo comune.

«Il problema non sono i magazzini, ma quello che ci sta intorno – aggiungono i vertici della Coldiretti – non si può saturare un comune di blocchi di prefabbricati, sacrificando verde e ampie fette di terreno agricolo, e poi andare a piangere perchè non si hanno strade, chiedendo che l’intera comunità provinciale si sobbarchi le spese di collegamenti non previsti e magari anche l’apertura di un casello autostradale su un tragitto di 50 chilometri da Milano a Piacenza dove le uscite nel Lodigiano sono già tre. Tutto questo sembra fuori da ogni logica e anche da ogni logistica, visto che quest’ultima dovrebbe tendere proprio a razionalizzare e non a complicare trasporti e traffico». Secondo la Coldiretti, in un territorio già attraversato da ogni genere di collegamento («ormai manca solo l’aeroporto, ma anche quello c’è chi lo sta proponendo» commenta Pagliano) è difficile pensare a infrastrutture che vadano ad aggiungersi a quelle esistenti solo perché sono arrivati dei capannoni.

«Casomai – commenta Stefano Bressani, segretario di zona della Coldiretti – deve avvenire il contrario, senza fanatismi, ma usando il buon senso e cercando di leggere la realtà senza i paraocchi del pregiudizio». Come quando il sindaco De Marco afferma pubblicamente che l’agricoltura non è più il settore trainante e due giorni dopo viene smentito dai dati Istat del secondo trimestre 2008 che indicano proprio l'agricoltura come il comparto che fa registrare la più elevata crescita percentuale del valore aggiunto sia in termini congiunturali (+1,7 per cento) che tendenziali (+ 3,5 per cento) e in netta controtendenza rispetto all’andamento generale che registra invece una diminuzione complessiva del Prodotto Interno Lordo (Pil) dello 0,1. «E anche per quanto riguarda l’occupazione – conclude la Coldiretti – senza nulla togliere al contributo, ancora tutto da dimostrare, che la logistica potrebbe offrire, l’agricoltura è uno dei settori con maggior stabilità e formazione professionale. Oltre a svolgere un ruolo fondamentale di integrazione, sociale e culturale, degli immigrati stranieri che si trovano nel nostro Paese. Con la logistica è lo stesso?».