2 ottobre 2025
Aggiornato 17:00
Riforma del modello contrattuale

Contratti, Camusso: «Da Cisl solo un’operazione mediatica»

«Non capisco Calearo, serve tempo non a Cgil ma a trattativa»

«E' stata una operazione di pura impronta mediatica che danneggia il negoziato». Ritorna così a criticare duramente lo strappo del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, sulla riforma del modello contrattuale, la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso. «Ci siamo lasciati il 31 luglio con l'idea di studiare un indicatore previsionale dell'inflazione che recuperasse potere d'acquisto senza alimentare inflazione e su cui Confindustria si è impegnata a presentare una nuova proposta. Mi sembra dunque difficile, ora, giudicare a priori positiva una cosa che non si conosce e non si conoscerà fino al 2 settembre», aggiunge denunciando un «vero e proprio processo alle intenzioni, davvero incomprensibile» portato avanti da chi «evidentemente non ha voglia di trovare una soluzione positiva alla riforma».

E all'ex presidente di Federmeccanica, Massimo Calearo, ora nelle file del Pd, per cui prima o poi il sindacato sarà costretto ad arrivare ad un’intesa, risponde: «Le differenze al tavolo di confronto si sono. E non serve tempo alla Cgil per prendere una decisione quanto piuttosto serve tempo alla trattativa per costruire un accordo coerente con i contenuti della piattaforma unitaria che abbiamo presentato al tavolo del negoziato con Confindustria».

Per la Cgil, comunque, l'intera querelle «non ha senso». «Mi pare che tutto sia fuori tema, è fuori tema Bonanni, è fuori tema Calearo. Noi abbiamo fatto una piattaforma unitaria e quella, per noi, è il punto di riferimento della trattativa. Il nostro barometro. Non capisco tutta questa discussione», aggiunge la dirigente sindacale. Il 2 settembre, dunque, riprenderà il negoziato: «Vedremo quale risposta darà Confindustria. Se la sua proposta risponderà ai nostri parametri il giudizio sarà positivo, altrimenti si continuerà la discussione», conclude Camusso.