28 agosto 2025
Aggiornato 10:00
Formazione professionale

Donazzan: «Oltre 4 milioni e mezzo di euro per la formazione professionale»

«E la crescita dei settori produttivi»

A favore della formazione professionale e della crescita dei settori produttivi, la Giunta veneta, su indicazione dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Elena Donazzan, ha approvato due deliberazioni con uno stanziamento complessivo di oltre 4 milioni e mezzo di euro.

«La novità nella nuova programmazione della Regione- spiega Donazzan- è investire nei settori produttivi. Come Regione, con la prima delle due delibere- quella che riguarda i progetti settoriali - approvate nell’ambito del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo, interveniamo per perseguire obbiettivi di produttività, competitività e innovazione. In coerenza con la strategia di Lisbona- continua l’Assessore- la nostra convinzione è di investire nelle risorse umane, nella consapevolezza che un processo di crescita economica rapido e poco controllato presenta costi che appaiono sempre più evidenti all’intera comunità. Ecco quindi che- aggiunge Donazzan- intervenendo nei settori, abbiamo deciso di favorire, attraverso la crescita professionale delle persone, l’innovazione delle micro e piccole imprese, lo sviluppo di nuovi rami d’impresa e la crescita delle medie e grandi imprese.

E’importante sottolineare poi- ha specificato Donazzan- che la scelta è ricaduta, per la prima volta, in settori del Veneto innovativi, tra gli altri troviamo infatti l’energia, l’ambiente, e lo sviluppo sostenibile. Con la prima delibera sono stati stanziati 2 milioni e 268 mila euro, con la seconda, riguardante nello specifico il settore del restauro, la somma finanziata è di circa 2 milioni e 300 mila euro». Donazzan sottolinea ancora: «Per sviluppare in modo continuo ed innovativo i settori, soprattutto quello dei beni culturali, confortati dai risultati degli ultimi anni, riteniamo di continuare le azioni formative, al fine di implementare un sistema di formazione superiore in grado di adeguarsi ai bisogni concreti e molto differenziati dei numerosi beni culturali, talvolta di notevole interesse artistico, storico, archeologico, bibliografico ed archivistico, presenti nel territorio veneto. Territorio ricco di storia e tradizione, il cui patrimonio deve assolutamente essere valorizzato». L’assessore infine ricorda come sia «fondamentale puntare sui mestieri che rappresentano il made in Italy e che non devono scomparire. In tal senso mireremo in particolar modo, alle eccellenze e al lusso».