Dirigenti sanità: sottoscritta ipotesi di accordo contrattuale 2006/2009

Nella nottata di ieri è stata sottoscritta l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo Nazionale di Lavoro, quadriennio 2006/2009, biennio economico 2006/2007, per la dirigenza sanitaria, tecnica, professionale, amministrativa della sanità pubblica, che garantisce aumenti economici, per gli anni 2006/2007 pari al 4,85% delle retribuzioni in godimento al 31.12.2005.

«Un accordo -come riferiscono in una nota Fps Cisl, Fp cgil, Fpl Uil- che abbiamo valutato complessivamente positivo sotto il profilo economico e per la possibilità di avviare ora una discussione più articolata ed organica su tutte le importanti materie normative che qualificano il lavoro dirigenziale nella sanità pubblica, anche se permangono al suo interno due punti dai quali ci siamo espressamente dissociati».

«Si tratta dell'articolo sui riposi giornalieri -proseguono i sindacati- per il quale abbiamo contestato il mancato inserimento di un criterio nazionale certo, idoneo a garantire in tutte le aziende sanitarie il reale recupero psico fisico a tutela dei professionisti e a difesa della qualità delle prestazioni rese ai cittadini - e dell'inserimento di ulteriori e impropri momenti di confronto sindacale a livello regionale, che appesantiscono il sistema delle relazioni e riducono l' autonomia decisionale del livello aziendale su materie di stretta competenza. Ulteriori elementi di criticità in una trattativa, già di per se difficile a causa dell'enorme ritardo con la quale si è aperta, hanno riguardato la scelta di impegnarsi a definire un apposito sistema disciplinare per i dirigenti dell'area III° (SPTA), e l'attribuzione delle risorse sui trattamenti accessori con le quali avremmo voluto realizzare una maggiore valorizzazione delle parti legate alla verifica ed al risultato per i dirigenti di tutti i ruoli».

«Su questa ipotesi di accordo -conclude il comunicato unitario- che, comunque, chiude positivamente la stagione contrattuale 2006/2007, si apre ora la fase di consultazione dei lavoratori interessati».