Precari, Fammoni (Cgil): «Evidente dietrofront Governo»
«La norma resta però incostituzionale»
«Sulla norma anti-precari è evidente il dietrofront del governo. La norma resta però incostituzionale». E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni.
«Non è ancora chiaro - osserva il dirigente sindacale - il definitivo orientamento sulla norma anti-precari sulla quale il relatore ha annunciato possibili ulteriori modifiche. Per noi la soluzione migliore rimane, comunque, la cancellazione della norma. Infatti, rimangono, ed è grave, differenze tra lavoratori relative ai contenziosi in corso, che riguardano prevalentemente, ma non solo, le Poste e non vengono in nessun modo superati i profili di incostituzionalità, che sosterremo in tutte le sedi a tutela di questi lavoratori».
«In ogni caso - prosegue Fammoni - la modifica introdotta dall'emendamento all'articolo 21 del decreto sulla manovra, presentato in Commissione bilancio al Senato, rappresenta un evidente dietrofront del governo su un punto di assoluto rilievo: non può esistere equiparazione tra il tempo determinato e altre tipologie di lavoro. Le causali sono necessarie e motivazioni improprie o non veritiere restano sanzionabili con l’assunzione a tempo indeterminato come regola».
«Dopo il ritiro dei provvedimenti relativi alla comunicazione delle assunzioni e ai voucher in agricoltura, anche questo caso - conclude Fammoni - dimostra, comunque, che una coerente iniziativa di denuncia e mobilitazione ottiene risultati e per questo va confermata e sviluppata».
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