9 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Medicina

A Forlì le ultime scoperte americane in Neuroftalmolgia

Lunedì, ospite al “Morgagni-Pierantoni” il prof. Peter J. Savino di San Diego, fra i maggiori esperti mondiali in questo campo

FORLI' - A Forlì, direttamente dagli Usa, le ultimissime novità in fatto di Neuroftalmolgia. Lunedì, il prof. Peter J. Savino, del Dipartimento di Oftalmologia e Neuroscienze di San Diego, sarà al «Morgagni-Pierantoni» per illustrare al personale medico-infermieristico, locale e non, le più aggiornate indicazioni nella diagnosi delle neuropatie ottiche e nell’approccio terapeutico in questo campo. Il celebre professore statunitense, forte di un’esperienza più che decennale nel settore, aprirà il corso «Practical Pearls in Neuro-Ophthalmology» con una lezione magistrale su «Arterite a cellule giganti»; quindi, presenterà alcuni casi clinici relativi alle urgenze in Neuroftalmologia. L’arterite a cellule giganti è la vasculite sistemica che più comunemente può causare perdita visiva fino a portare alla cecità totale e per questo è fondamentale una diagnosi precoce e tempestiva.

A introdurre i lavori del corso, a partire dalle 15, in sala Pieraatelli (padiglione Morgagni), sarà il dott. Paolo Maria Fantaguzzi, direttore dell’U.O di Oftalmologia dell’Ausl di Forlì, mentre il Dott. Walter Neri, direttore dell’U.O di Neurologia dell’Ausl di Forlì interverrà con una relazione su «Neuropatie ottiche». Si discuterà anche dell’utilizzo dell’OCT per l’indagine del nervo ottico. «Di solito tale esame viene effettuato per le patologie della retina e per il glaucoma –– illustra la dott.ssa Edlira Bendo, dell’U.O. di Oculistica – tuttavia, si sta iniziando a impiegarlo anche per le malattie neuroftalmologiche, come la sclerosi multipla, neurite ischemica anteriore e papilledema».