19 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Salute

Oms: l'abbronzatura può essere cancerogena come il tabacco

Studio pubblicato su Lancet, no al colorito da lampada

LONDRA - Gli esperti in oncologia dell'Organizzazione mondiale delle Sanità hanno deciso di classificare i lettini abbronzanti e l'esposizione intensiva ai raggi ultravioletti nella categoria degli agenti cancerogeni più pericolosi. L'ha scritto la rivista scientifica «Lancet«.

RAGGI UVA - La nuova classificazione vuol dire che l'esposizione ai raggi Uva può causare il cancro alla stregua di tabacco, epatite-b, o sostanze chimiche come l'arsenico. Questo studio, che compila una ventina di studi precedenti, conclude che il rischio cancro alla pelle cresce del 75% tra chi ha fatto uso di lampade abbronzanti prima dell'età di 30 anni. Lo studio dovrebbe scoraggiare i giovani che ricorrono all'abbronzatura, soprattutto quella artificiale, in maniera eccessiva.

ABBRONZATURA «MORDI E FUGGI» - Abbronzatura «mordi e fuggi», quella tipica dei week end estivi quando le ferie sono ancora lontane, è rischiosa per la salute della pelle. «Il melanoma in particolare, a differenza dei carcinomi, si presenta soprattutto in relazione a esposizioni solari intense e intermittenti, con la pratica di sport stagionali all'aria aperta, o ancora nelle persone che hanno subito scottature solari nell'infanzia o nell'adolescenza». A spiegarlo è Caterina Catricalà, direttore del dipartimento di Dermatologia oncologica dell'Istituto dermatologico San Gallicano di Roma, in occasione della della presentazione a Roma dell'iniziativa «Un tuffo nella prevenzione.

NON DEMONIZZARE IL SOLE - «Inoltre - prosegue l'esperta - sono a rischio le persone con fototipo chiaro che si abbronzano poco e si scottano con facilità. Anche l'avere tanti nei e uno o più casi di melanoma in famiglia costituisce un'importante predisposizione alla malattia».