28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Messaggio a monastero buddhista in Giappone per 25esimo incontro

Papa: Importante l'impegno dei leader religiosi per la Pace

Lo scrive Benedetto XVI in un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, al ven. Kojun Handa in occasione del 25.mo anniversario dell'incontro interreligioso di preghiera di Hieizan, sul Monte Hiei, nei pressi di Kyoto, dove sorge un monastero buddista tendai

CITTÀ DEL VATICANO - «L'impegno dei leader religiosi per la causa della pace è della massima importanza» nella società attuale: lo scrive Benedetto XVI in un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, al ven. Kojun Handa in occasione del 25.mo anniversario dell'incontro interreligioso di preghiera di Hieizan, sul Monte Hiei, nei pressi di Kyoto, dove sorge un monastero buddista tendai. Il messaggio è stato letto questa mattina da mons. Pier Luigi Celata, segretario emerito del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che si trova in questi giorni in visita in Giappone.
Il Papa saluta con gioia e amicizia i leader religiosi riuniti a Hieizan «nello spirito dello storico incontro di Assisi promosso nel 1986» da Giovanni Paolo II. «Grazie ai vostri sforzi, il vertice sul Monte Hiei è diventato un grande evento annuale che contribuisce efficacemente al dialogo tra persone di convinzioni diverse» - scrive il Papa - che si dice fiducioso che i lavori del Vertice e il Simposio promosso per studiare la risposta dei leader religiosi ai disastri naturali, «porteranno ad una maggiore solidarietà e aiuto reciproco».
Il Papa rivolge poi il suo pensiero al terremoto e allo tsunami che hanno colpito l'anno scorso il nord-est del Giappone con «conseguenze devastanti per l'intera nazione». E' stato tuttavia «incoraggiante» - sottolinea Benedetto XVI - notare «il ruolo efficace dei capi religiosi nell'offrire speranza e sostegno, consiglio e conforto, a tutti i sofferenti». Questo «tragico evento - conclude il Papa - mostra anche come persone di convinzioni diverse possano cooperare tra loro per il bene» dell'umanità.

Il Pontefice ringrazia gli ospiti di aver «trasportato la Baviera a Roma» - Il Papa ha ringraziato il cardinale arcivescovo di Monaco di Baviera, Reinhard Marx, di aver «trasportato la Baviera a Roma», a conclusione di uno spettacolo di musica e canto bavarese che gli è stato offerto questa sera a Castel Gandolfo «E' semplicemente bello essere in Baviera», ha detto.
In un breve discorso conclusivo in tedesco, Ratzinger ha sottolineato il valore della cultura della Baviera, sua regione d'origine, evidenziandone la fede, la gioia e il patrimonio musicale. «Nel mondo c'è oscurità e cattiveria, ma si può gioire», ha detto Benedetto XVI, «se diciamo di no alla gioia non aiutiamo nessuno e rendiamo il mondo più buio», mentre «il mondo è bello e Dio è buono, lo vediamo tutti i giorni, vive e soffre con noi», ha proseguito il Papa, invitando i fedeli a farsi a loro volta portatori della gioia, perdonando e servendo il prossimo.
Benedetto XVI ha anche scherzato sul dialetto bavarese, dopo che il card. Marx aveva pronunciato, all'inizio dello spettacolo, alcune parole con forte accento. «Io non so fare la pronuncia che ha fatto il cardinale», ha detto Ratzinger suscitando le risate dei presenti. A conclusione dello spettacolo, il Papa ha mormorato in piedi, insieme ai suoi ospiti, il canto religioso 'Engel des Herrn' e si è accompiatato con il tradizionale saluto bavarese, 'Vergelt's Gott!' («Dio vi renda merito»).