26 aprile 2024
Aggiornato 01:00

Svezia, Malmo: proteste anti-Israele a Coppa Davis

I dimostranti si erano prima dati appuntamento in una piazza del centro della città, dove sono stati pronunciati discorsi di condanna della recente offensiva israeliana a Gaza e di supporto ai palestinesi

MALMO - Almeno duemila persone stanno dirigendosi verso lo stadio del tennis della città svedese di Malmo dove è in corso il secondo giorno della Coppa Davis Svezia-Israele per protestare contro lo Stato ebraico. Lo ha riferito la polizia svedese spiegando che i dimostranti si erano prima dati appuntamento in una piazza del centro della città, dove sono stati pronunciati discorsi di condanna della recente offensiva israeliana a Gaza e di supporto ai palestinesi.

E se questa manifestazione si sta svolgendo pacificamente, desta invece preoccupazione la protesta di alcuni estremisti di sinistra che hanno minacciato di invadere il campo per fermare il match che viene giocato in uno stadio quasi vuoto. Il leader del Partito di Sinistra, Lars Ohly, arringando i suoi, ha detto che l'Unione europea e il resto del mondo dovrebbero «boicottare il regime razzista di Israele».

Gli organizzatori, preoccupati per possibili proteste contro Israele, hanno deciso che i match si dovevano disputare a porte chiuse, fatta eccezione per qualche invitato. La decisione era stata duramente criticata dalle due nazionali. Nella storia del tennis del Paese scandinavo esiste un solo precedente: nel 1975, due anni dopo il colpo di Stato compiuto da Augusto Pinochet, Svezia e Cile si affrontarono nel deserto dello stadio di Bastad. Dopo la prima giornata, Svezia e Israele sono sull'1-1.