Bossi chiude il nord all'Udc. Casini: è un problema del Pdl
Nel centrodestra confronto aperto in vista del summit con Berlusconi
ROMA - Umberto Bossi sbarra la strada ad alleanze con l'Udc al nord, e scalda il clima in vista dell'ufficio politico del Pdl che mercoledì dovrà prendere posizione sui rapporti con i centristi per le prossime regionali anche nelle regioni del sud, dopo che Silvio Berlusconi - anche lui sempre tentato dallo strappo - ha tuonato in prima persona contro la politica dei due forni del partito di Pier Ferdinando Casini.
«Se Casini vuole fare accordi con la Lega al di sopra del Po lì per lui non c'è spazio. Vada da solo visto che si ritiene così forte. Vada da solo a vedere quanti voti piglia. Casini è uno che fa molte chiacchiere e pochi fatti, ma soprattutto pochi numeri», è il giudizio tranchant del leader della Lega.
Pier Ferdinando Casini replica poche ore dopo, ributtando la palla nel campo del Pdl: «E' chiaro che il problema non è tra noi e il centrodestra, il problema è questo atto ulteriore di arroganza, il problema sono Bossi e la Lega che pretendono di dettare le alleanze».
L'affondo di Bossi rischia di mettere in discussione anche le alleanze sotto il Po che già sono state decise. Prospettiva che però viene allontanata soprattutto da Renata Polverini, che nel Lazio ha già stretto l'accordo con i centristi: «c'è un accordo sottoscritto con l'Udc che è basato su valori condivisi».
La situazione meridionale - Ma se nel Lazio l'alleanza è cosa fatta e potrebbe reggere, più complicata è la partita nelle regioni del sud dove l'accordo ancora non c'è. Oggi Stefano Caldoro ha lanciato la sua candidatura in Campania e ha chiesto all'Udc di «essere coerente e stare con noi». Giochi ancora tutti aperti anche in Calabria dove l'ipotesi di una candidatura del centrista Occhiuto insieme a tutto il centrosinistra è ancora oggetto di valutazione e può tornare in auge il sostegno dell'Udc al pidiellino Scoppeliti. Infine la Puglia, l'unica regione - oltre a quelle rosse - dove il centrodestra non ha ancora indicato un candidato. Le chances migliori sembra averle ancora Adriana Poli Bortone, oggi appoggiata anche dall'ex compagno di partito Matteoli.
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