4 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Razzismo

Maroni: «Nella vicenda di Amina Sheikh Said l'attività della Polizia è stata pienamente corretta»

«Il Governo sostiene l'operato delle Forze dell'ordine». Il ministro dell'Interno, rispondendo al question time alla Camera, sottolinea il primato dell'Italia in Europa nelle politiche di integrazione. L'eccellenza riconosciuta dalla Commissione europea

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto questo pomeriggio alle ore 15, al question time presso la Camera dei deputati, rispondendo a due interrogazioni parlamentari dei gruppi della Lega Nord e dell'Unione di Centro.

In relazione alla prima interrogazione, su un presuto episodio di razzismo il 21 luglio scorso ad opera della Polizia di Stato in servizio all'aereoporto di Ciampino (Rm) denunciato da una donna di origine somala, Amina Sheikh Said, Maroni ha precisato che «l'attività svolta dal personale di Polizia all'aeroporto di Ciampino, è stata pienamente corretta», operata «nel rispetto delle garanzie» e che il Governo «sostiene l'operato della Forze dell'ordine».
Il ministro ha anche dichiarato che «in caso di processo il Governo si costituirà parte civile».

Riguardo i recenti casi di razzismo nel Paese, posti all'attenzione dal secondo quesito, il ministro dell'Interno si è detto convinto che «non tutti gli episodi che sono stati denunciati sono riconducibili ad atti di razzismo».
«Come Governo - ha rassicurato Maroni - non sottovalutiamo questi episodi. Il contrasto ad ogni tipo di violenza è nella nostra azione quotidiana. Però dobbiamo contrastare anche le strumentalizzazioni contro la polizia, i carabinieri e le forze dell'ordine da chi ritiene di aver subito un torto, peraltro aggravato dalla finalità razzista. Queste strumentalizzazioni lanciano un allarme che, fortunatamente, non c'è».

Al contrario, ha aggiunto il ministro, a livello europeo «l'Italia deve essere considerata come uno dei paesi più impegnati sia per l'accoglienza che per le politiche di integrazione degli immigrati. D'altronde - ha ricordato Maroni - nel 1987 gli immigrati erano solo 500 mila mentre ad oggi sono oltre 3 milioni e mezzo. Nonostante questo le politiche d'integrazione hanno garantito, a livello locale, un impatto 'morbido' di questo afflusso enorme».
L'eccellenza italiana, ha precisato Maroni, è riconosciuta «da recenti studi della Commissione Europea che dicono che, tra i 25 paesi considerati, l'Italia è al 7° posto nelle politiche di integrazione e addirittura, tra le 5 nazioni con il più alto tasso di popolazione immigrata, l'Italia risulta prima».