19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La moda sposa il vino e si impegna a sostenere le etichette del prezioso nettare

Vino, Coldiretti: arrivano prime doc da calzare

In esclusiva al Vinitaly presso lo stand della Coldiretti nel corridoio del padiglione 6/7 al centro di Servizi Arena

VERONA - La moda sposa il vino e si impegna a sostenere le etichette del prezioso nettare in tutto il mondo con l’arrivo delle prime calzature «doc» presentate in esclusiva al Vinitaly presso lo stand della Coldiretti nel corridoio del padiglione 6/7 al centro di Servizi Arena, dove è stata allestita una esposizione di oggetti creativi per un look divino «dal tappo al tacco».

Il connubio tra la moda e il cibo, che rappresentano i punti di forza del Made in Italy nel mondo, punta a sconfiggere la crisi con innovazione e creatività che - sottolinea la Coldiretti - rappresentano gli indiscutibili elementi del successo dell’imprenditoria italiana. L’obiettivo - precisa la Coldiretti - è quello di far diventare il vino italiano protagonista degli appuntamenti glamour nelle capitali mondiali che rappresentano uno straordinario momento promozionale. Non solo brindisi finali nel back stage dunque ma vino nelle passerelle per conquistare nuovi mercati in un momento di particolare aggressività dei paesi concorrenti.

Etichette, colori, materiali riciclabili sono la fonte di ispirazione per la creazione delle prime scarpe realizzati - spiega la Coldiretti - con il riciclo dei tappi di sughero trasformati in tacchi o applicazioni decorative. I modelli sono stati elaborati da Franco Francesca eco-designer in collaborazione con Miriade Spa azienda licenziataria in esclusiva degli accessori Roccobarocco, Rb di Roccobarocco, Valentino di Mario Valentino e Kriziapoi.

I nuovi modelli «doc» rappresentano l’ avanguardia creativa di un vero boom, previsto per l’estate in arrivo, delle scarpe con il sughero che rappresenta un elemento facilmente riciclabile e sostenibile dal punto di vista ambientale.

A confermare il legame stretto tra il vino e la moda sono anche - conclude la Coldiretti - le scelte fatte da numerosi stilisti come Roberto Cavalli, Ottavio Missoni, e Renzo Rosso che non hanno saputo fascino del bicchiere vestendo i panni di viticoltori con investimenti diretti nelle vigne delle campagne italiane.