Papa: senza Dio l'umanità perde se stessa, lo dimostra la storia
Questo il messaggio per il convegno su Dio del cardinale Ruini
CITTÀ DEL VATICANO - «In una situazione culturale e spirituale come quella che stiamo vivendo, dove cresce la tendenza a relegare Dio nella sfera privata, a considerarlo come irrilevante e superfluo, o a rifiutarlo esplicitamente, auspico di cuore che questo evento possa contribuire almeno a diradare quella penombra che rende precaria e timorosa per l'uomo del nostro tempo l'apertura verso Dio, sebbene Egli non cessi mai di bussare alla nostra porta»: lo scrive il Papa nel messaggio che al card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in occasione del convegno internazionale che si terrà a Roma da oggi al 12 dicembre 2009 dal titolo «Dio Oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto».
«Le esperienze del passato, ma anche non lontano da noi - prosegue il Papa nel testo inviato al convegno voluto dal card. Camillo Ruini - insegnano che quando Dio sparisce dall'orizzonte dell'uomo, l'umanità perde l'orientamento e rischia di compiere passi verso la distruzione di se stessa. La fede in Dio apre all'uomo l'orizzonte di una speranza certa, che non delude; indica un solido fondamento su cui poter poggiare senza timore la vita; chiede di abbandonarsi con fiducia nelle mani dell'Amore che sostiene il mondo».
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