Un laboratorio attrezzato per i talenti del futuro: l'idea di beanTech e Università di Udine
Sorgerà in via Sondrio grazie al coinvolgimento delle aziende del territorio
UDINE - Creare una 'officina' di futuri talenti informatici. È il progetto al quale beanTech sta lavorando in collaborazione con l'Università di Udine e grazie al dialogo con le aziende del territorio. «L'idea - svela Massimiliano Anziutti, Cto e socio fondatore di beanTech - è attrezzare un laboratorio in via Sondrio, a un passo dal polo dei Rizzi, mettendo a disposizione le nostre competenze agli studenti dell'ateneo e formandoli su tematiche quali intelligenza artificiale, tecnologie per l'IoT e altro ancora, con un particolare occhio di riguardo per le aziende manifatturiere, un patrimonio importante in Friuli. Il tutto, grazie alla collaborazione proprio delle imprese locali».
Anziutti sarà tra i relatori dell'appuntamento di domani, sabato 12 ottobre in via Tomadini, nell'aula 3 del polo economico-giuridico in via Tomadini, dove dalle 9 alle 13 si discuterà di '40 anni di Informatica a Udine'. «Mi sono laureato qui nel 1995 e proprio in fila, mentre mi immatricolavo, ho conosciuto Fabiano Benedetti, mio socio. Nel 2000 abbiamo dato vita a beanTech, una realtà che nel 2018 ha generato un fatturato di 10 milioni di euro e offre lavoro a circa 120 collaboratori, un numero triplicato negli ultimi anni grazie anche all'ingresso nel capitale sociale di Friulia. Per noi, il legame con l'Università di Udine e il suo territorio contano ancora molto». Ma come è cambiata l'informatica in questi quattro decenni? «Si è in parte rivoluzionata, perché 40 anni sono «un'era geologica» nel mondo attuale - sintetizza Anziutti -, ma per altri aspetti non è cambiata. Penso, per esempio, ad alcuni argomenti come le reti neuronali, elementi alla base dell'Intelligenza artificiale: li ho studiati durante il mio percorso universitario, ma i concetti espressi allora si stanno concretizzando soltanto oggi». C'è ancora da risolvere il problema dello skill mismatch, il mancato incontro fra domanda di lavoro e offerta a causa della carenza di alcune competenze (beanTech, per esempio, fatica a trovare tecnici preparati) «e a tutto ciò - aggiunge il Cto della società - si aggiunge il fatto che molti giovani di valore vanno a lavorare in altri Paesi. Questo crea un doppio danno: il territorio perde valore e regaliamo capacità importanti ad altre economie. Ecco perché continuiamo a finanziare tirocini e progetti di ricerca, mantenendo costante il dialogo con l'Università».
Sabato, Anziutti farà alcune riflessioni su 'Passato, presente e futuro nell'informatica': come vede gli anni che verranno? «Ci attendono nuove sfide - conclude il socio di beanTech -, ma due sono i filoni principali sui quali dovremo concentrarci. Il primo è legato al concetto secondo il quale «i dati sono il nuovo petrolio», vista la loro importanza nelle nuove tecnologie come 5G e Smartthings. Il secondo è riassumibile nella frase: «'Il software e l’AI si mangernno il mondo': Uber, Amazon, Google e Airbnb sono esempi calzanti di rivoluzione nella tecnologia e nell'informatica. Noi siamo pronti».
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