9 dicembre 2024
Aggiornato 20:30
Musica

Ricerca, tradizione, spiritualità: in Fvg il mini tour dei Moon Bhai

Tre sole occasioni per ascoltare uno dei progetti musicali più originali degli ultimi anni

FVG - Strumenti tradizionali antichi e strumentazione moderna si uniscono. Folk, rock, progressive, musica Musica Classica Indiana, tradizionale Aborigena. «Ma probabilmente non siamo neanche una formazione di musica etnica» ci introduce Nikolas Valletta al progetto Moon Bhai, uno degli ensemble musicali più interessanti - sicuramente imbattibili in originalità! - degli ultimi anni che si appresta a sviluppare alcune date live in Friuli Venezia Giulia.

«Suoniamo brani con atmosfere piuttosto differenti tra loro ma legate da un’unica anima, una sola visione cosmica della creazione musicale: una parte del repertorio è costituito da composizioni contemporanee originali mentre altre si ispirano liberamente ai Raga Classici e Semiclassici indiani, altre ancora nascono dalle ritmiche indiane o da quelle tradizionali aborigene».

Il risultato? Una colonna sonora del mondo. Una nuova ondata di musica cosmica. Ai meno giovani e agli intenditori rimando come riferimento i Popol Vuh, tedeschi dell’allora Germania Ovest, che nei ‘70s erano stati assoldati da Werner Herzog per comporre le colonne sonore dei suoi film più importanti. Alcuni nomi? Aguirre, Fitzcarraldo, Nosferatu.

Moon Bhai nasce nel 2012 ed è un progetto a formazione aperta alla quale partecipano ed hanno collaborano musicisti di diversa provenienza culturale e musicale, proprio per questo non è semplice definire un genere nel quale collocarli. La parole chiavi per capire la loro arte sono tre: ricerca, tradizione, spiritualità.

In dettaglio i protagonisti: Martin O'Loughlin suona il Didgeridoo Yirdaki.
Studioso dello strumento tipico degli aborigeni australiani da oltre venticinque anni, ha approfondito la conoscenza dello strumento con il Maestro Aborigeno Djalu Guruwiwi.
Marco Fumis: chitarre. Uno dei musicisti più eclettici del panorama FVG e non solo,
con un approccio del tutto originale alla chitarra elettrica, si esibisce da tempo con diverse formazioni spaziando dalla musica medioevale, etnica, fusion, punkrock. Insomma, non c’è un genere con il quale l’onnivoro Marco non si sia confrontato! E’ l’anima compositrice del collettivo.

Nikolas Valletta: Tabla e Cajon; studia Tabla Classical Hindustani e Percussioni (cajon, darbouka) sotto la guida del Maestro Pepé Fiore dal 1997 con il quale si esibisce regolarmente nell'Ensemble di Percussioni diretto dal Maestro stesso. Diversi viaggi in India per approfondire storia e studio dell’arte sopracitata.

Paolo Fallilone: Sitar, strumento del quale è diplomato presso il Conservatorio di Vicenza. E negli anni hanno collaborato al progetto MB anche Alberto Zurco al Sitar; Roberto Battilana al violoncello elettrico; Maria Puerta del Castillo alla Danza.

Il mini tour inizierà il 20 luglio al Poeta di San Martino del Carso (Go) per poi proseguire in direzione Trieste nella data del 24 luglio al Baracchino di Barcola in Pineta al tramonto (suggestione a dir poco contemplativa!) e terminerà il 27 luglio alla festa etno-celtica Lughnasdah all’ex Vecchi Ippocastani di Joannis. Un’esperienza mistica, oltre che un concerto!